Coming Home in the Dark

Sconclusionato. Prevedibile. L
Tutto gia visto.
Veramente fatto male, a parte la buona fotografia e i bei paesaggi neozelandesi iniziali e qualche momento di buona recitazione.
Ma non basta: poi lo sviluppo narrativo è prevedibile gia da nemmeno metà film.
Se avessi letto la sceneggiatura completa, avrei fatto anche io come la moglie del protagonista…
4/10.

L’idillio si tramuta subito in tragedia in una produzione neozelandese – accattivante il paesaggio – che non lesina Spannung grazie all’unità di tempo, una notte da incubo in cui esplode un passato inconfessabile. Eccellente la recitazione, efficace la fotografia che incornicia il nero delle ore antelucane tra l’arancio dell’esordio e l’oro della sequenza finale, ma la sceneggiatura non scarta dall’ossessione della vendetta, riproducendo antefatti e sviluppi già visti e rivisti.

P.s. I due fratelli nella finzione sono fratelli anche nella realtà, sebbene non si assomiglino.