Recensione su Come tu mi vuoi

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Banalismo a go’-go’ / 18 Giugno 2016 in Come tu mi vuoi

La corruttibilita’ dell’animo umano esiste da sempre, ma che debba essere un pretesto per costruirci sopra una banale storiella d’amore tra ragazzotti che esplora la superficialita’ che purtroppo accompagna i nostri giovani mi sembra un po’ troppo.
Il mondo giovanile (e non solo) fa schifo, improntato tutto sull’apparenza, sulla poverta’ etica, sui vestiti alla moda, sui locali “in” ed e’ naturale che una ragazza colta e intelligente ma ovviamente bruttina, dopo aver sputato veleno contro il sistema che ci vuole tutti bellissimi e vincenti, si trasformi anche lei in una superfashion zoccola di prima categoria nel tentativo di conquistare il fighetto di turno(un Nicolas Vaporidis inconsistente come l’aria).
La prima parte del film non e’ poi cosi’ male a pensarci bene (togliendo ovviamente la scarsa caratterizzazione dei personaggi), ma la seconda e’ terrificante, si scade nel banale, nel patetico e nella stupidita’ di certi dialoghi stucchevoli e di moralismo e sentimentalismo davvero terra-terra.
Se la metamorfosi di Cristiana Capotondi, ragazza esteticamente carina trasformata in cozza e’ la cosa migliore del film, allora stiamo messi davvero male, significa che questo film da dire ha ben poco.

1 commento

  1. leo9696 / 5 Settembre 2018

    Pensavo di svenire a leggere la prima frase, poi ho letto la seconda.

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