Recensione su Coma profondo

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ANESTETICO D’EFFETTO / 2 Gennaio 2021 in Coma profondo

La dottoressa Susan Wheeler conduce un indagine personale dopo che una sua amica finisce misteriosamente in coma al termine di un intervento di routine. Ben presto scoprirà che non si tratta di un caso isolato.

Buon thriller ospedaliero dal sapore investigativo e dalla trama lineare.
La regia e il montaggio sono semplici, quasi elementari. Scelta giusta finalizzata a non appesantire la visione e la ricezione delle informazioni. Forse il montaggio in qualche passaggio risulta troppo facilone e repentino ma non inficia la comprensione.

Michael Crichton ha diretto poche pellicole (se rapportate alla sua carriera di scrittore e sceneggiatore) ma si deduce dalla sua filmografia che ogni volta che ha preso in mano un progetto l’ha fatto era perché profondamente attratto dalla tematica. In questo caso per la prima e ultima volta sceneggia un soggetto non suo. Come detto la regia è molto semplice, forse più un limite che un accorgimento, però mi ha tenuto ancorato alla storia. A livello di scrittura qualche punto chiave rimane in penombra ma nulla che possa lasciare insoddisfatti.

La protagonista è interpretata dalla per me sconosciuta attrice canadese Genevieve Bujold. Onestamente l’ho trovata molto in parte e adatta nel ruolo di eroina forte e determinata. Come comprimario un giovane Michael Douglas. Da segnalare le brevissime apparizioni del già baffuto Tom Sellek e del biondissimo Ed Harris.

Contribuiscono alla riuscita della pellicola le sterili e fredde ambientazioni semi desertiche delle strutture ospedaliere.

Musiche del leggendario Jerry Goldsmith.

Thriller vagamente hitchcockiano molto equilibrato.

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