Recensione su Colpo di Fulmine - Il Mago della Truffa

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16 Maggio 2011

Forse il film ha forza molto più in potenza che nella sua realizzazione. Però un Carrey davvero al massimo dell’istrionismo (ma non essendo alcolizzato, non facendo sesso con giovin signore, non essendo handicappato non vincerà un oscar) e una seriosità ben amalgamata alla comicità ne fanno un film molto più che buono.

Ci sono due cesure nella vita di Steven, quando la sua identità sociale si polverizza scoprendo di essere un adottato e quando rischiando di morire decide di essere gay apertamente. Se la prima scoperta resetta in bambino convincendolo ad essere la “persona migliore” e quindi buon padre e marito, difensore dell’ordine, ossia ricostruendosi attorno a ciò che la società pretende che uno sia, impersonando quei ruoli riconosciuti, nel secondo caso, perseguendo il suo orientamento, ossia una cosa che sa da sempre (diversamente da molto altro su se stesso), decide di esserlo nella maniera migliore truffando la società stessa. E’ un truffatore che in un primo tempo ha truffato se stesso e in un secondo momento tutti gli altri. Ed è divertente, scappa, ruba, diventa ogni cosa gli serva in quel momento preciso perchè legge le aspetattive degli altri (mirabile la scena dal giudice quando solo osservando le fotografie nello studio di questo riesce a vincere una causa).
E’ nel momento in cui Steven scopre di non appartenere alla sua famiglia che la sua identità si svuota e si perde, cercherà sempre di riempirla adeguandosi a modelli pre definiti, ricalcando ruoli sociali, cambiando di volta in volta senza riuscire a frenarsi e a resistere a se stesso e ai suoi cari come se ogni problema, ogni ostacolo, ma anche ogni occasione necessitasse invariabilmente di reinventarsi.
E poi c’è il denaro: il mezzo per eccellenza per farsi amare, per vivere al massimo delle proprie opportunità, per punire gli altri.
Il film è strozzato dal montaggio che credo celi un bel po’ di scene censurate

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