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Coffee and Cigarettes

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..e tu sei Bill incula-fantasmi Murray! / 9 Gennaio 2013 in Coffee and Cigarettes

La noiosa opera indipendente di Jim Jarmusch, di cui ne è regista, produttore e sceneggiatore, è composta da 11 cortometraggi girati all’interno di spogli angoli di bar, ed è il risultato della somma di alcuni mini-filmati iniziati a girare nel lontano ’86 per il Saturday Night Live.

Le inquadrature per ogni corto, possono contarsi sulle dita di una mano, in quanto non si spazia mai oltre i volti dei protagonisti o il soggetto del tavolo, categoricamente ripreso dall’alto.
La camera è immobile, ciò che c’è intorno è lasciato all’immaginazione.
Ma riesce a catturare alla perfezione la semplicità e la bellezza che risiede nei quotidiani gesti di bersi un caffè. O di accendersi una sigaretta.
E lo sketch “più perfetto” in questo senso, è indubbiamente quello che vede come protagonista Renée French. Sensuale. Divina. Inavvicinabile.

Peccato però che le scenografie siano rese ancora più insipide dalla scelta del bianco & nero, presentando solo qualche sporadico dettaglio psichedelico che spicca sul vuoto circostante.
I dialoghi, base portante del film, non sono soddisfacenti, né simpatici, tantomeno interessanti, nonostante la varietà dei temi trattati dai diversi commensali nella successione di situazioni.

L’unica cosa che colpisce è la lista di volti noti, che però non basta a reggere la noia che attanaglia ogni secondo del film.
C’è Benigni, Buscemi, la Blanchette che si sdoppia per recitare la sua parte, Iggy Pop, i fratelli White (quelli degli White Strapes), c’è Bill Murray che interpreta sé stesso estremizzando la personalità schizzata di un caffeinomane convinto e molte altre celebrità che nel tempo si sono prestati a girare questi micro-film. Probabilmente solo per fare un favore al regista.. ma con un risultato piuttosto deludente.

Star che si perdono nel grigiore sia visivo che sostanziale di Coffee and cigarettes, un carosello di sketch superficiali, che hanno in comune persone che parlano di cose prive di senso, fumando e bevendo caffè.
Nient’altro.

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25 Giugno 2012 in Coffee and Cigarettes

Seduti attorno ad un tavolino a gustare caffè e fumare sigarette, si susseguono gli episodi che coinvolgono le tante star del casting: Benigni è un nevrotico distratto, Buscemi un cameriere amante di Elvis, Waits un musicista che non le manda a dire, Murray un cameriere assuefatto dalla caffeina e dal tabacco.
Lo stile di Jarmusch è inconfondibile: bianco e nero, scene cupe e che si richiamano (i tavolini a scacchi, le astruse teorie della terra come cassa di risonanza acustica), dialoghi distratti e imbarazzati. Un esercizio di stile, diverse variazioni sul tema.

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