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Coco

/ 20178.1459 voti

Wooow!!? / 2 Aprile 2018 in Coco

Prima di tutto di nuovo un applauso alla Pixar perché ogni anno ci colpisce sempre più al cuore, costringendoci a fare i conti con noi stessi e le nostre vulnerabilità.
In questo caso affronta un tema molto poco ‘per i piccoli’: la morte.
Per di più, d’accordo nella recensione di Stefania, punta molto sul fatto che tutti in famiglia hanno avuto una perdita di una persona cara, quindi il senso di colpa, rimorsi, parole non dette… ecco che le tiriamo fuori di fronte a Miguel e alla sua, chiamiamola così, lotta.
Credo che per i bambini qiesta pellicola abbia colpito molto più a livello visivo (impeccabile come sempre!) ma noi adulti ci ritroviamo di fronte a una realtà ben diversa, molto più intima!
Ho notato come Miguel abbia un po’ somiglianza con la Gioia di ‘Inside Out’ o l’aspetto di Arlo, o il coraggio di “Ribelle”, o l’innocenza di Wall-e… tutte somiglianze secondo me, non a caso… come un altro aspetto fondamentale oltre l’importanza dei ricordi, è la musica. Come sentimento, come estensione di se stessi, come espressione d’amore! Stupendo!
E nonostante fossi stato in presenza di altre persone, non ho saputo trattenere fremiti e lacrime sul finale, davvero toccante e pieno di significato.
Pixar, i miei complimenti!!! Bravi!
8,5!

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La matematica delle emozioni / 15 Gennaio 2018 in Coco

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

(Riflessioni sparse)

Avvalendosi di un plot ben sviluppato, di un ottimo character design e di una fantasmagoria di dettagli, pattern e colori, Coco sfrutta due temi carissimi alla Pixar, praticamente il leitmotiv di Lasseter & C., pigiando l’acceleratore sulle emozioni elementari.
Sinceramente, non avevo mai realizzato prima quanto, oltre che sul concetto in chiaroscuro di famiglia (anche estesa, vedi Monsters & C., A Bug’s Life, Cars o Arlo), la Pixar insista da sempre su quello della memoria.
Dal primo Toy Story in poi, infatti, il concetto di ricordo è praticamente imprescinidibile. La memoria dell’infanzia, dei bei tempi andati, della compagnia degli amati giocattoli, dei genitori scomparsi, della moglie defunta… Ciascun film Pixar esalta il potere e il valore della memoria, singola o condivisa. Non a caso, uno dei più grandi drammi pixar-iani è rappresentato dall’incapacità dei suoi personaggi di ricordare eventi o sentimenti (l’esempio più lampante è Dory in Alla ricerca di Nemo e Alla ricerca di Dory, ma c’è anche Riley in Inside Out).

Coco si spinge un po’ più in là, parlando esplicitamente di morte e usando con grande sapienza un preciso registro di toni, fra il drammatico spinto e l’avventuroso tout court.
Attingendo in maniera “commerciale” a un aspetto fondamentale della cultura messicana come El dìa de los muertos (peraltro, già sfruttato da un altro film animato, The Book of Life, 2014, co-prodotto da Guillermo Del Toro), Coco affronta l’argomento con estremo calcolo.

Perché la sequenza (quasi) conclusiva agita così tanto e diffusamente l’emotività del pubblico, inducendo in molti casi al pianto?
Perché, al di là della tenera rappresentazione di una indifesa vecchina, fa leva sui sensi di colpa, sulla consapevolezza (tutta adulta: infatti, non ritengo che-tanto per cambiare- sia davvero un film per bambini, ma che si tratti di un film per famiglie, che è un concetto profondamente diverso, perché presuppone il confronto e la discussione fra grandi e piccini)… Fa leva sulla consapevolezza, dicevo, di non aver dimostrato abbastanza affetto o attenzione a talune persone, in particolare a specifici membri del proprio nucleo famigliare. Insiste sul senso del rimorso, sul desiderio di tornare indietro e di aggiustare le cose o di godersele di più e sicuramente meglio.

L’apice della matematica dei sentimenti della Pixar viene raggiunto quando questi elementi dolorosi si fondono con il piacere dei bei ricordi. La vecchia nonna di Miguel, la Coco del titolo, vera protagonista del racconto, ha un solo ricordo preciso, quello del suo papà (e ditemi voi se non vi si accartoccia il cuore, vedendo/sentendo – a fronte del discutibile doppiaggio italiano affidato a Mara Maionchi- un’incartapecorita donnina che chiama suo padre con l’affetto dimostrato quando aveva solo pochi anni di vita). Pur volendole molto bene e trattandola con estremo rispetto, nessuno dei suoi famigliari aveva mai tenuto in conto la vastità del sentimento di Coco per quell’uomo scomparso improvvisamente e di quanto quel brandello di memoria riempisse la sua mente a dismisura.
Come dicevo, in questo film ogni cosa è calcolata, ma -accidenti- è pianificata benissimo.

Nota dolente (per me): la necessità imprescindibile di trovare un antagonista, un super-cattivo “gratuito”, cattivo per il gusto di essere cattivo, di mettere i bastoni fra le ruote, nero e basta (mica come l’orso Lotso di Toy Story 3, incattivito dagli eventi, un villain maturo e complesso, insomma).
Come già era accaduto con due film quasi perfetti come Wall-E e Up, dove lo scontro fra parti sembra esistere solo per non disattendere la tradizione, qui viene inserito un cattivone da manuale. Provando a immaginare la storia senza di lui, pensando che Héctor possa essere morto per cause naturali o per un accidente, il plot filerebbe comunque. In questo senso, Inside Out, per esempio, ha dimostrato maggior coraggio e più originalità di Coco. Perché, in assenza di un rivale preciso, propone un antagonista più difficile da contenere: sé stessi.

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Colpisce al cuore… / 15 Gennaio 2018 in Coco

Disney torna a colpire i sentimenti.
Un film molto dolce e con un messaggio molto importante riguardo l’Aldilà…
La filosofia messicana sulla morte e il viaggio di Miguel nella terra dei trapassati.
Poetico, divertente e MOLTO commovente.
Un cartone da far assolutamente vedere a tutti, soprattutto ai più piccoli di tutte le età.
DA NON PERDERE!!!
Emozione pura…
Ad maiora!

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Up su BInari / 9 Gennaio 2018 in Coco

Dopo le ultime meravigliose uscite ci si era quasi dimenticati del pubblico con la quale dialoga davvero la Pixar e bisogna far fronte, senza visionarietà o audacia di sorta, a prevedibilità e ovattato sentimentalismo di facile presa, seppur talvolta efficace.

Semplicemente fantastico / 8 Gennaio 2018 in Coco

Semplicemente fantastico, la Disney Pixar, ha creato un film che va bene per tutti, sia per un pubblico più piccolo che un pubblico adulto, anche data la tematica trattata. Riesce a tenere incollati davanti allo schermo per tutta la visione del film senza annoiare. Probabilmente (parere ovviamente personale) uno dei migliori film d’animazione degli ultimi anni.

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Il nuovo capolavoro Disney/Pixar / 5 Gennaio 2018 in Coco

Una pellicola meravigliosa che emoziona e diverte, che intrattiene e fa riflettere. Grandi e piccoli. L’importanza della famiglia, del portare avanti i propri sogni senza però farsi incantare dai falsi miti, dall’idea del successo, sono i temi al centro di Coco.

Le scene finali sono tra le più belle mai viste nella storia della Pixar e tutto grazie alla splendida immagine di Coco, di questa vecchietta, dolce e silenziosa, centro nevralgico di tutto il film.
C’è fantasia, colore e tanta tanta vita nel film d’animazione Coco, il nuovo capolavoro Disney/Pixar – forse il mio nuovo preferito.

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Non dimentichiamo i nostri defunti / 4 Gennaio 2018 in Coco

Buon film d’animazione della Pixar ma un po’ al di sotto (per me) degli “standard” a cui ci aveva abituato.
Miguel è un bambino messicano dodicenne che sogna di diventare un musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz. Ma la famiglia, per una vicenda del passato, ha bandito la musica dalla propria vita e quindi ostacola Miguel, obbligandolo a lavorare per la ditta di calzature di famiglia.
Durante la celebrazione del Dia de Muertos, Miguel dopo aver cercato di trafugare la chitarra di De La Cruz per dare seguito al suo sogno, diventa invisibile ai vivi e trascinato dagli avi defunti, viene portato nell’aldilà.
Film sulla cultura messicana della celebrazione dei morti che sottolinea l’importanza di ricordarsi dei nostri cari defunti; inoltre esamina bene il dilemma tra seguire i propri sogni e il dedicarsi alla famiglia.
L’unico difetto del film è che si ride o sorride poco; il tono è più serioso, visto il tema, ma poteva essere inserito qualche intermezzo comico per divertire lo spettatore. Il cane Dante poteva essere questo elemento divertente, ma la sua scena più simpatica è quella vista nel trailer (e non presente nel film).
Comunque il film è carino e interessante, anche se mi aspettavo qualche cosa in più.
Il film è preceduto da un cortometraggio di Frozen con protagonista Olaf; però la durata eccessiva (21 minuti) ha reso necessario agli esercenti farlo iniziare prima dell’orario previsto del film (io sono arrivato 10 minuti prima dello spettacolo e il corto era già a metà). Il corto è carino per chi ha amato Frozen; solito eccesso musicale per i miei gusti.

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Lacrime colorate / 30 Dicembre 2017 in Coco

Non ha la potenza visiva di Oceania nè uno story-telling all’altezza di Zootropolis il coloratissimo Coco. Pur restando a livelli sempre molto alti, anche la Disney/Pixar ha la sua frequenza creativa con parabole ascendenti e discendenti, per cui non temo di dire che il cartoon messicano di Lee Unkrich e Adrian Molina non vada oltre la media. Spinge decisamente sulle ghiandole lacrimali, con un finale che se non piangi hai un cuore di pietra o stavi dormendo. Il ragazzino che vuole emergere nonostante i limiti imposti dalla propria famiglia è un modello narrativo che è davvero consumato, possibile che non si riesca a trovare idee più fresche? Rimane splendida l’ambientazione di un aldilà metropolitano con luci al neon (però diciamolo, siamo sull’ iper-cromatismo un po’ facile, eh) e carina la gestualità degli scheletri. Che l’animaletto di turno sia adorabile è un marchio di fabbrica, e il linguacciuto Dante non è da meno.

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EMOZIONE / 29 Dicembre 2017 in Coco

Film MERAVIGLIOSO ! Uno dei film di animazione più belli di sempre . Coloratissimo con una sceneggiatura e un animazione stupenda ! VI EMOZIONERETE , piangerete , vi arrabbierete e riderete ! Quei film che ti fanno amare il cinema !!! PIXAR NUMERI UNO !!!

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