14 Recensioni su

Closer

/ 20046.7523 voti

21 Agosto 2021 in Closer

Jude law è antipatico

. / 2 Gennaio 2018 in Closer

Storia di 4 persone e delle loro relazioni intrecciate,Closer esplora le dinamiche di coppia centrando il proprio focus sul tema della fedeltà e della comunicazione utilizzando tante tantissime parole. Aldilà di qualche bel dialogo però non credo che la storia sia poi così pregnante e incisiva; l’impalcatura di dialoghi non riesce a reggere tutto il film. Bravo però l’intero cast e bello l’utilizzo, anche spesso in sottofondo, delle musiche. Non ho molto apprezzato certe zoomate, scelta stilistica stridente a mio parere.

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Non mi è dispiaciuto / 12 Gennaio 2016 in Closer

anche se non si tratta di un capolavoro … Un film che racconta gli intrighi amorosi e sessuali fra due coppie nate per caso come per caso nasce il loro incontro. Non lo trovo particolarmente erotico come qualcuno ha scritto. …

Ed è proprio come avevi detto che sarebbe andata / 16 Agosto 2015 in Closer

Non esistono storie d’amore perfette. E’ questo che vuole insegnarci questo film. Un film che trova la sua forza tra i quattro protagonisti. C’è da dire che non si può definire un capolavoro in tutto e per tutto. Julia Robers non riesce a dare spessore al suo personaggio, e alcuni dialoghi sono a lungo andare pesanti. Rimane difficile non pensare al Laureato, di cui ricalca un po’ lo stile ( il regista è lo stesso per entrambi i film). Ma se nel film con Dustin Hoffman l’amarezza veniva spezzata dall’arrivo di Elaine Robinson, in Closer la trama è molto più rassegnata. Si vuole mostrare come l’amore a parole e ad idee non sia poi un amore duraturo e onesto.
Entrambe le coppie si innamorano in modo romantico, eppure vengono spezzate da una natura umana insoddisfatta. Una natura volubile.
E’ presente una leggerissima ironia che però non riesce a sdrammatizzare una (forse) eccessiva drammaticità. Una volta che nascono dubbi è impossibile reprimerli. La fiducia svanisce. E chi ha tradito una volta può farlo di nuovo.
Meravigliosa colonna sonora, e meravigliosa la scena in cui Natalie Portman viene fotografata. Quando fissa per pochi secondi la finestra e si gira con quella lacrima sul viso.

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Closer / 5 Luglio 2015 in Closer

Closer è un’opera dura come un pungo nello stomaco, eccitante come un abbandono estivo, un brivido malinconico.
Jude Law(non ho mai condiviso le critiche sprezzanti nei confronti di quest’attore…non sarà mai un Robert De Niro, ma per me se la cava più che bene), espressivo, pieno della sua solitudine, una Natalie Portman(e qui ammetto di essere di parte… l’adoro) sepre più bella e sempre più brava, che interpreta alla perfezione la ragazza giovane ma già profondamente segnata dalla vita., un Clive Owen granitico e una Julia Roberts finalmente lontana dai suoi soliti ruoli standard da brava ragazza.
Musiche azzeccatissime, che creano una perfetta atmosfera.
Un film che fa riflettere sull’amore e sulla vita, entrambi agrodolci per la maggior parte di noi comuni mortali(per me sicuramente).

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Visto, rivisto, rivalutato e amato. / 25 Gennaio 2015 in Closer

La prima volta che ho visto questo film, dopo poco l’uscita, ero troppo arrabbiata e “giovane” per poter capire quanto fosse vero, vero nella menzogna dei suoi personaggi e delle loro relazioni (non tutti, per fortuna). Bugie e verità per rivelare l’umanità e la disumanità, il coraggio e la vigliaccheria, la fedeltà e la slealtà che spesso rientrano nelle relazione interpersonali. Dialoghi eccellenti e ficcanti, cast splendente, con una nota di merito in più a Natalie Portman e Clive Owen (una nota del tutto personale, ovviamente).

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Coincidenze, bugie, errori… siamo umani… / 24 Novembre 2014 in Closer

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Complice la triste scomparsa di Mike Nichols, sono stata in grado di avvicinarmi a questo film. Ambientato nella Londra dei nostri giorni, cosa alquanto piacevole almeno per me visto che adoro Londra, ma della città si parla ben poco. Dan e Alice si incontrano dopo che lei, nel guardarlo tra la folla, viene investita da un famosissimo black cab londinese. Un colpo di fulmine un po’ “tragico” ma senza ripercussioni negative per fortuna, la ragazza se la cava con una “semplice” escoriazione al ginocchio. Quindi, i due ragazzi si conoscono. Dan scrive necrologi, ma in realtà il suo gruccio è stato sempre quello di scrivere libri, lei invece faceva la stripper a NY, appena approdata in Europa in cerca di fortuna. Si frequentano per un anno, la narrazione è velocissima e tra una sequenza e l’altra ci troviamo catapultati già a un anno dopo le vicende del fortuito incontro a Dan e Alice. Dan pubblica un libro (rivelatosi un insuccesso), tratta la vita di Alice in versione romanzata, e si sta facendo fotografare nello studio di una fotografa professionista, l’americana Anna. La prima idea che abbiamo di Dan, un ragazzo generoso, calmo e soprattutto innamorato della sua ragazza tanto da scrivere un libro su di lei, viene completamente soppiantata da quella di un uomo egoista. Dan durante la sessione, bacia Anna… un bacio struggente, sensuale. Mi fermo qui, ho detto già abbastanza. Da questo momento, il film è un susseguirsi di BUGIE, INCONTRI FORTUITI, BUGIE. Spesso tutto trattato con la tipica banalità dei film: “Londra, città da 6 milioni di abitanti, vado in un locale e… toh! eccoti!”. Ma a parte questo, il film sconvolge proprio perché… con qualche coincidenza in meno… la vita è strutturata proprio in questo modo. Kundera parlava di coincidenze, la nostra vita è strutturata sulla base di mille coincidenze, i nostri incontri, le cose che facciamo, chi siamo e chi diventiamo. I personaggi sono pieni di difetti tipici dell’animo umano… il tradimento, le bugie, il sesso… ma alla fine, cosa rende di te un uomo? Senza tutti i tuoi difetti? Se dovessi nascere senza difetti, da cosa potresti imparare per diventare migliore? Closer apre mille interrogativi su questo. Parla del tradimento in un modo tutto suo, l’infedeltà spinta dalla passione… ed è l’infedeltà peggiore, perché “nulla è più potente del sesso, a parte la morte” diceva Roth (scusate ma oggi vado a citazioni), e non c’è nulla da discutere su questo. Abbiamo quattro personaggi strani, vigliacchi, fragili, deboli, ossessivi. Dan diventa ossessivamente folle, mi da quasi la nausea, e Alice è totalmente dipendente da qualcuno tanto da aggrapparsi ad una persona che l’ha chiaramente trattata da schifo. Larry è, forse, il personaggio più carismatico, è l’unico che si affanna a cercare risposte, a scoprire il “perché”. Memorabile la scena nello strip club con How Soon is Now? in sottofondo.
Al film do un bel 7, non capisco perché il 6 e mezzo del film, a me è piaciuto molto, e al mio voto aggiungo anche la bellissima canzone di Damien Rice che mi è rimasta impressa. Per gli interpreti: Natalie Portman favolosa come al solito, Clive Owen davvero strepitoso, lo sto seguendo in The Knick e ho solo pareri positivi per lui, Jude Law e Julia Roberts li ho visti in ruoli sicuramente migliori.
Un bel modo per ricordare un bravo regista di commedie, RIP Mike Nichols!

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deludente / 14 Luglio 2013 in Closer

una sceneggiatura che poteva essere sviluppata in modo più scorrevole piuttosto che a attimi e intervalli temporali che spezzano la storia.

14 Maggio 2013 in Closer

Film mediocre, del tipo che quando ti chiedono come sia rispondi alzando il mento ed abbassando gli angoli delle labbra senza riuscire a dire nulla: carina la sequenza iniziale, ripresa poi nel finale, poco armonico il passaggio secco da una storia all’altra, ed il salto improvviso di alcuni anni, che disorientano un po’. Non mi è piaciuta nemmeno la caratterizzazione dei personaggi: quello di Julia Roberts è davvero fastidioso, è insensatamente volubile e con atteggiamenti da gatta morta che non le si addicono, Jude Law è un inetto all’ennesima potenza, Clive Owen un porco, e Natalie Portman è una mina vagante, l’unica degna di nota, come sempre. Dopotutto merita comunque la sufficienza, si lascia vedere – ecco che mi ritorna la smorfia con la bocca in giù ed il mento in su-

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13 Gennaio 2013 in Closer

Una bella storia, un bel cast e una bella realizzazione. Peccato per l’adattamento della sceneggiatura un po’ troppo scurrile e forzato in italiano rispetto l’originale.

28 Dicembre 2012 in Closer

Film tratto da una piece teatrale molto carino con dialoghi assolutamente ficcanti e a tratti divertenti. Si basa su 4 personaggi.
Alice, interpretata magnificamente da Natalie Portman, spogliarellista giovane e apparentemente indifesa. In alcune scene sembra ancora la stessa ragazzina protagonista di Leon; in altre invece sembra molto più adulta della sua età.
Dan, Jude Law, giornalista (se si può chiamare così chi scrive annunci mortuari sui giornali).
Larry, Clive Owen (King Arthur), dermatologo; quello dei quattro con il linguaggio più esplicito e diretto.
Infine Anna, Julia Roberts, fotografa.
La storia ruota attorno a loro, lo scorrere temporale della storia è legato alle parole e non a didascalie (all’inizio si rischia di perdersi un pò).
Alcune scene sono assolutamente fantastiche: il dialogo in chat tra Larry e Dan (con quest’ultimo che si finge donna) e il litigio tra Larry e Anna con il terzo grado del primo nei confronti della donna.
Non so se è il ritratto delle generazioni attuali ma il film mi ha appassionato e divertito come non mi sarei mai aspettato.

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14 Dicembre 2012 in Closer

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Mi è impossibile essere in questo momento tanto incazzato quanto lo ero dopo aver visto sta robbba, un altro di quei film consigliatissimi dalle donzelle che si spacciano cinefile. Non puoi non averlo visto. E sai perché? PERCHE’ E’ UNA MMMMMMERDA. No, con calma: tratto da una commedia teatrale suppongo, ci sono due coppie a Londra che si incrociano a manetta. I nomi neanche li ricordo, anyway c’è un Jude Law più coglione e stupido che mai, non ne fa una dritta, che in principio sta (dopo essersi incontrati in maniera ridicolissima in mezza alla folla, toh, così, per caso) con Natalie Portman (a onor del vero mai vista la Portman così gnocca), che è stupida e inutile. Poi c’è Julia Roberts, attempatella fotografa di successo, e Clive Owen, che la incontra e se la sbatte e se la sposa dopo averla conosciuta in seguito a uno scherzo di Jude. Lo scherzo consiste in una lunghissima scena di sti due ebeti che si smessaggiano in chat, quindi, ci sta l’affermato dottore quarantenne che adesca le tipe su internet e casca nel più fake del mondo. Mah. E poi niente, ogni coppia si slaccia e riallaccia, a parte l’omosessualità tutti scopano con tutti e per le ragazze questo film è tanto bello (geniale, ne trovi che ti dicono) perché rappresenta l’insensatezza degli amorosi rapporti e blablabla, la caducità e anche bla. C’erano un sacco di battute memorabili, al momento non me ne ricordo nessuna a parte Jude Law che dice “ti amo, e devo pisciare”, a Julia, poi va al cesso e mentre piscia gli viene l’illuminazione, non so perché, capisce di esser stato fornito di corna. A suo modo memorabile. Ah, però la colonna sonora melensa è, ma bella assai.

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L’amore è fatto di attimi. L’inizio e la fine. Tutto il resto è routine. / 1 Dicembre 2012 in Closer

Closer racconta l’intrecciarsi di relazioni fra quattro persone, due uomini e due donne in una Londra contemporanea.
• Alice (Natalie Portman): giovane spogliarellista in fuga da New York;
• Anna (Julia Roberts): fotografa di successo sulla quarantina;
• Dan (Jude Law): scrittore di necrologi e “romanziere fallito”;
• Larry (Clive Owen): dermatologo “depravato”.
Quattro persone che casualmente, o no, si incontrano, si scontrano, si lasciano, si riprendono, si amano, si odiano.. in un vortice di vera passione e falsi sentimenti.

Closer è un film fatto d’erotismo, di sguardi sensuali, di spogliarelli con un copione “scabroso” e volgare, raccontato con una strutta filmica ben congeniata e facile da seguire.
E’ come se venissero ritratte delle “fasi”, dei quadretti che propongono l’insana relazione, a due a due, tra i protagonisti.

Seppur si parla ripetutamente d’Amore, non se ne vede nemmeno un briciolo.
I comportamenti e le battute di ognuno dei protagonisti è portatore di egoistiche voglie carnali, che erroneamente vengono scambiate per sentimenti. In Closer c’è carnalità, depravazione, ma mai Amore.. e il (solo) desiderio, almeno per me, non è Amore.

Flirt, tradimenti e sesso impregneranno la pellicola con il loro significato più negativo.
Nichols analizza la coppia nella negatività più estrema, eliminando ogni possibile momento felice, e concentrandosi su attimi salienti che scateneranno cambiamenti, rotture e nuovi inizi.

Closer distrugge la speranza dell’amore eterno, o dell’amore, nella purezza del suo significato.
Ci sbatte in faccia la vacuità dei legami, la falsità e la debolezza dell’ “amore” di cui si riempiono tanto la bocca i nostri eroi.. amori così potenti che verranno gettati nel cesso ogni qualvolta si presenti l’egoistica occasione di scoparsi un altro del quartetto.
Nessuno è mai innocente. Nessuno è mai totalmente colpevole.
Tutti tradiscono la fiducia dell’altro alla prima occasione, giocando con i sentimenti e infliggendo colpi irreparabili, pur di compiacersi personalmente.

Closer disturba, infastidisce, perché riesce ad essere vero nella sua teatralità.
La sceneggiatura è lineare, scarna, semplice. Ma è così dura, fredda, brutale che riesce a colpire.
Anche la colonna sonora è delle migliori. Le melodie di Damien Rice nei momenti più romantici, vengono schiacciate dalla psichedelia dei Prodigy, nella scena del night club, esaldando il cambio di scena.

Tratta dall’omonima opera teatrale di Patrick Marber, Closer porta sul grande schermo un gioco di coppie che non s’era mai visto. O meglio, io non avevo mai visto, dissacrando qualsiasi convinzione.. o convenzione si avesse sull’argomento.
Nulla di estremamente originale, sia chiaro, ma il cast d’eccezione (nomination all’Oscar per la Portman e Owen) riesce a dare vitalità ai protagonisti, esaltandone i desideri ed i difetti.
Indimenticabile la chattata erotica tra Dan e Larry.

Tra gli uomini è come se ci fosse una gara per la conquista del territorio, in cui la posta in gioco non è tanto la persona amata, quanto la sopraffazione dell’altro e il riscatto dell’orgoglio maschile.

Ma Nichols non dà giudizi in merito. Rimane estraneo a questa guerra di sessi, che in fin dei conti non vedrà alcun vincitore, rinunciando a dare una propria moralità (Finalmente! ..grazie!).

Closer è uno schifo. Ed è appunto per questo che l’ho apprezzato.

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Il cinismo può essere romantico? / 15 Febbraio 2011 in Closer

Flirt,bugie,tradimenti e sesso….e la curiosità è donna. Mi è piaciuto il puzzle complicato che si viene a creare nel film, intrecci amorosi occasionali e non che ad una donna piacciono intrinsecamente. Nonostante il cinismo che appare dalla impossibilità di creare dei rapporti di coppia stabili penso che in fondo in fondo un velo di romanticismo ci sia anche (il desiderio morboso alle donne piace). Unica macchietta del film: una Roberts poco convincente, ma nulla di grave compensa tutto il fascino di Jude.

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