basta un idea / 26 Settembre 2017 in Clerks - Commessi
questo film è la dimostrazione che non servono grandi budget per fare un filmone
questo film è la dimostrazione che non servono grandi budget per fare un filmone
Film fatto con due lire ma che è fa FOTTUTAMENTE DIVERTIRE!, Kevin Smith ha centrato il bersaglio alla grande! L’idea del bianco e nero rende la pellicola ancora piu interessante e differenziata. I personaggi sono tutti uno spasso e se non si ride o si è bigotti o non si ha senso dell’umorismo. IMPERDIBILE!
Un emporio alimentare e una videoteca: nel primo c’è Dante, tranquillo e conformista; nel secondo Randal, ribelle e sfacciato. I due commessi, molto diversi tra loro, trascorrono una giornata lavorativa come tante: la quotidianità riserva molte sorprese. Dal rappresentante di chewing-gum che inizia una interessata campagna contro il fumo dentro il negozio, all’operatore scolastico alla ricerca della dozzina di uova perfette. Leit-motiv della giornata le vicende sentimentali di Dante: fidanzato con Veronica, apprende della notizia delle imminenti nozze della sua vecchia fiamma, la quale gli confiderà che in realtà non è intenzionata a sposarsi ma vuole ricominciare una storia con lui. Situazioni boccaccesche si susseguono.
Il dialogo la fa da padrone: a momenti spicca una comicità cinica e volgare, ma efficace, e nel finale c’è spazio anche per una riflessione introspettiva da parte di Randal, della cui capacità di analisi non si sospettava minimamente.
Una commedia che non si definisce se non nel suo lento incedere cronologico, come somma di eventi. Tutto sommato comunque piacevole. L’azione dimessa, le continue ripetizioni (la richiesta del pacchetto di sigarette da parte degli avventori), i temi suburbani e lo stile (su tutto il bianco e nero) ricordano Jarmusch.
Film bellissimo, una delle migliori commedie in circolazione. Purtroppo dopo questo grande esordio Kevin Smith non si è ripetuto a questi livelli (devo ancora vedere “Dogma”). L’avevo visto al cinema e rivisto più volte.
La scena in cui la signora con figlio chiede la cassetta “Piccolo cucciolo eroico” mentre il negoziante sta ordinando al telefono delle videocassette erotiche è da cineteca…
Dialoghi da dieci e lode e, a occhio, penso che l’adattamento italiano sia stato più che dignitoso, perché la sequenza delle battute ha un ottimo ritmo ed ha mantenuto uno slang credibile.
Esilarante e difficile da dimenticare la scena del bagno “occupato”.
Nota: ma negli anni Novanta ci vestivamo davvero così? Che roba… 😉
Divertente, dissacarnate, irriverente, ma anche profondo.
Da vedere
Come fare un film da sballo con pochissimi mezzi, quasi una miseria. Un locale, un minimarket, sostanzialmente due personaggi principali, qualche comparsa che desse un po’ di sale e soprattutto una sfilza di clienti fuori di testa.
Certo è che la razza dei commessi devono subire sempre troppo: precarietà, umiliazioni, sbattimenti e gratificazioni pari a zero, oltre a uno stipendio non eccelso.
Un film che spacca di brutto, risate a crepapelle, personaggi cosi’ folli da farci sentire nella normalità un uno di loro. Ma poi ci sono le riflessioni, e quelle si che rischiano di mandarti al tappeto e lasciarti con le pezze al culo.
Non ci sono citazioni.
Non ci sono voti.