Separate alla nascita / 17 Aprile 2017 in Cenerentola
Nessuno ha notato una somiglianza tra Lily James-Cenerentola e Giulia Ottonello?
😉
Nessuno ha notato una somiglianza tra Lily James-Cenerentola e Giulia Ottonello?
😉
A me è piaciuto molto, sopratutto il fatto che è simile alla versione cartone animato più che a quella della fiaba. Perfino il gatto Lucifero 🙂
Non capisco le critiche alla storia, cosa si aspettavano? Una rivisitazione? Mah! E’ un bel film, curato nei dettaglia, che non delude. Sandy Powell è decisamente da Oscar, i costumi meritano non poco.
Ormai sappiamo tutto di Cenerentola, tutti i film, tutti i cartoni, tutte le cose immaginabili fatte… e queste ennesima trasposizione non aggiunge niente.
ma comunque Branagh riesce a creare un’opera quasi nuova, fresca e senza dubbio che piace.
Tutto è al suo posto, regia, colori, divertimento, innocenza (che fegato figliola mia…a sopportare quelle angherie!!!) e ovvia happy ending.
Mi aveva colpito proprio che fosse la regia di Kenneth Branagh (e quella luminosa steelbook del bluray con la scarpetta in rilievo… *_*).
E così alla fine l’ho visto, e mi è anche piaciuto.
Batte tutti, ma proprio tutti, Cate Blanchett, madrina davvero odiosa quanto affascinante!
un bel 6,5.
Trasposizione live action diretta da Kenneth Branagh del classico Disney tratto dalla celebre fiaba di Perrault.
Serve un pò a colmare le poche lacune che avevo sulla fiaba come ad esempio la prima parte con Ella (Lily James vista nella serie Downtown Abbey) ragazza coraggiosa e gentile che vive con i genitori
(interpretati da Ben Chaplin e Hayley Atwell). Eventi tragici la porteranno ad essere vessata dalla matrigna (una perfida Cate Blanchett) e dalle sorellastre Genoveffa e Anastasia.
L’incontro in un bosco con un principe (Richard Madden) cambierà la sua vita.
Film che non aggiunge molto a quello che sappiamo, una storia d’amore tra persone di diverso lignaggio; divertente e simpatica la scena con la fata Madrina (Helena Bonham Carter) che trasforma la zucca in carrozza e spettacolare la sequenza di eventi dopo i rintocchi della mezzanotte.
Simpatici i topolini (Gas Gas e gli altri); nel resto del cast da citare Stellan Skarsgard nei panni del gran Duca e Derek Jacobi in quelli del re.
Versione live-action del classico lungometraggio animato Disney, Cinderella è fiaba al 100%; è vivace, colorata, ariosa e basata sui sentimenti più puri. La regia di Kenneth Branagh non è piatta e dona al film una maggiore profondità, così come fa la sceneggiatura, che approfondisce i personaggi, costruendo più dettagliatamente il passato di Ella e dando più sfumature ad una matrigna che è giustamente il villain, ma che è anche un essere umano. Tutto il cast è abbastanza azzeccato, prima su tutti la splendidamente superba Blanchett, il cui volto affilato non potrebbe essere più perfetto per interpretare la matrigna; Lily James ha un bellissimo sorriso e conferisce alla sua Cinderella una gran dolcezza. Menzione speciale per i costumi, opulenti e magnifici, una gioia per gli occhi; qualsiasi abito di Cinderella, anche il più spartano, è delizioso (per non parlare della classe della matrigna!). Quello che mi piaciuto meno invece è l’uso posticcio della CGI per gli animaletti e credo per alcune ricostruzioni paesaggistiche, che insieme alla fotografia un po’ troppo luminosa di certe scene ha conferito al tutto un che di fasullo. In definitiva un film riuscito nella sua semplicità, di cui ho pure apprezzato la scelta di saltare le canzoni arcinote durante lo svolgimento per metterle invece durante i titoli di coda, concludendo gradevolmente e con un tocco di nostalgia.
Per essere un film Disney che propone una fiaba principesca che conosciamo benissimo fin da bambini, non delude,anzi, riesce ad evocare la magia e l’incanto di Cenerentola. Non ha elementi originali o innovativi, ma la scenografia, i costumi , la fotografia così saturi di colori catapultano lo spettatore nel mondo del castello Disney che appare all’inizio di ogni film della Compagnia e francamente,immergermi in quel mondo è stato uno dei miei sogni da bambina.
Carino.
Il vestito al ballo è meraviglioso 🙂
“Sii gentile e abbi coraggio e tutto andrà bene.”
“Sei pronto?” “Per qualsiasi cosa purché sia con te.”
6 e mezzo
110 soporiferi minuti resi vagamente digeribili dalle immacolate acconciature di Cate Blanchett. La Disney ci insegna che vivere con i topi può condurre alla peste o al trono: è solo questione di culo.
Speravo meglio. Ciò che mi ha convinta a lasciare il 6 politico è stata la scena dei rintocchi della mezzanotte. Passaggio bellissimo, il più riuscito del film. Per il resto non era granché, sarà anche che Cenerentola è una storia che mi piace ma con riserva… Carina la fata madrina, ma vista l’attrice che la interpretava speravo fosse ancora più espressiva. Il vestito di Cenerentola è oggettivamente bello, ma a me sembrava che per tutto il tempo fosse ritoccato a photoshop! Bucava lo schermo mentre il resto era opaco. O.o Inoltre.. non è un po’ troppo blu?
Un punto a favore: un principe decente!! Finalmente!
Sarà stata la grande sfida tra gli attori delle serie tv che ho più amato: downton abbey (lily e daisy) vs il trono di spade (robb stark), passando x dracula bbc e il signore degli anelli (galadriel), ma il film non mi è affatto dispiaciuto.
Oltre il prologo da attacco diabetico, e una di solito brava Helena Bohman Carter che dopo Johnny Depp è diventata mono-espressiva ( sarà un trauma da Tim Burton??), il film è carino. La trama è scontata, ma regge il ritmo.
L’arrivo di Cate Blanchett in casa basta x tutto il film: bellissima. E gli abiti di vari periodio storici, non sono poi così urticanti, per una fiaba.
Inoltre Robb Stark pre-re del nord in divisa fa un figurone! Unica sua pecca sono i capelli troppo leccati. Per un attimo mi ha ricordato il vampiro brillante di twilight, ma per mia fortuna ricordavo come era il principe bastone-in-culo di cenerentola Disney, e sono rinsavita.
Misteriosamente l’abito di cenerentola è diventato quasi quello di Aurora-bella addormentata. Ma quello di Cenerentola non era bianco/ azzurro?? Ora è blu. boh… comunque il film è carino. Ben fatto e godibile.
Maleficent era molto peggio.
Remake riuscito del Classico Disney del 1950, ma c’è da dire che non riesce a emanciparsi del tutto dai canoni del film per bambini, nonostante lo sforzo tecnico da film in costume con tutti i crismi. Fattori di appiattimento creativo: il narratore manipolatore in voice-over; il ritmo galoppante di un prologo troppo lungo per essere un prologo ma troppo bello per bruciarselo galoppando; la fallita alchimia fra Cenerentola e i suoi animali (che non parlano ma sono in computer graphic) non più che buffi, il confuso compromesso fra realismo e caratterismo. Fattori nobilitanti: l’espansione della storia originale sull’infanzia di Cenerentola; l’equilibrata matrigna Madame Tremaine e le ragioni del suo declino sociale, e l’adeguata, magnetica, interpretazione di Cate Blanchett; scenografie (la carrozza!) e costumi (tutti quelli di Cate Blanchett!) dal dettaglio maniacale, opera rispettivamente di Dante Ferretti e Sandy Powell; coreografia, musica e regia di una scena del valzer che merita di inserirsi negli annali del genere.
film ridicolo, una stella è per i costumi e l’ambientazione, l’altra per la fata madrina e la matrigna.
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