Recensione su Hong Kong Express

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Love is in the far East. / 12 Luglio 2013 in Hong Kong Express

Hong Kong Express.
Verrò sicuramente accusato di essere insensibile poiché

1) le storie d’amore in genere mi stanno sul pene e..
2) …ancor più mi stanno sul pene le storie d’amore nel far East
3) figuriamoci le storie d’amore con risvolti negativi

Tutto inizia con delle inquadrature alla ca**o, girando la telecamera in modo veloce come in una puntata di Lucignolo Bella Vita o se preferite ed io lo preferisco: retrospettiva Cirignolo
http://www.youtube.com/watch?v=8GfX_7Wvils .
Viene presentato un giovane poliziotto di 25 anni che è stato lasciato dalla ragazza. Invece di farsene una ragione, e nessuno se la fa, vive nel suo ricordo. Effettivamente la rottura è avvenuta da poco ed oltre al danno la beffa.
Infatti la separazione fra i due si è realizzata il 1° di Aprile tanto che il nostro pensa sia solo uno scherzo.. no ciccio non lo è.
Attenzione attenzione ogni giorno compra un barattolo di ananas con la data di scadenza 1° Maggio, non per il concerto bensì come data ultima per un ripensamento. Ripensamento che la ragazza non avrà.
Incontra una biondo innamorandosene.

Si ma così è troppo facile.
Andiamo nello specifico.

Una donna della malavita con una orribile parrucca bionda si incontra più volte con il nostro da questo momento il poliziotto potrebbe essere accusato di stalking poiché la ragazza gli fa capire in tutti i modi di non aver bisogno di compagnia ma il nostro è la legge, difende le persone, quindi mi sembra il minimo.
Affianco alla vicenda del primo possiamo confrontare la storia di un secondo poliziotto. La caratteristica che li lega è quella di vivere nel passato, ricordare tramite oggetti o cibi una persona andata via. Vivono nel ricordo.
La storia del secondo agente è se si vuole ancor più triste e leggermente più opportunista (ego chiama tipe conosciute anni prima solo per scroccare un’uscita) oltre al fatto di esser segnata dall’innamorarsi di persone sbagliate, in ordine, una hostess neanche troppo malvagia, una cameriera di una bettola che vende Kebab, bibite quali Sprite e Coca Cola, pizza made in Hong Kong che non mangerei neanche sotto tortura.

Per tutto il film mi sono chiesto:
– cosa diavolo ci fanno degli Indiani ad Hong Kong ? Ah giusto, Globalizzazione.
-sponsor ? Al regista lo hanno sponsorizzato la Philips e la Coca Cola per caso ?
-Hong Kong ? Mi è piaciuto molto invece l’ambientazione in una metropoli che viene presentata stretta, confusa, notturna, nelle luci ed ombre malinconica come il film.
-musica d’acchiappo anni ’90 ? E’ qualcosa di terribile, sembra suggerirci che da un momento all’altro avverrà il rimorchio o l’approccio con una ragazza. Non bastasse a ciò si aggiunge l’abuso di “California Dreaming” che, voglio dire, una volta la sento e mi piace, la seconda la apprezzo, la terza la canto ma alla quarta mi sale la rabbia.

DonMax

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