9 Recensioni su

Chronicle

/ 20126.3241 voti

8 Aprile 2015 in Chronicle

Fino a poco tempo fa i film girati come se fossero materiale recuperato da telecamera andavano tantissimo. I film sui super-eroi vanno ancora: era scontato che prima o poi qualcuno avrebbe unito i due filoni, e quindi nel 2012 ecco venire alla luce Chronicle.
La storia ha per protagonisti tre ragazzini: Matt, Steve ed Andrew trovano un meteorite radioattivo (più o meno) e ottengono poteri telecinetici.
Invece di usare i loro poteri per combattere il male, i tre fanno quello che farebbero tre adolescenti normalissimi: cazzeggiano. Cazzeggiano alla grande.
Finchè, ovviamente, non succede un casino.

Chronicle non è un film sugli eroi quanto un film sui poteri e sull’effetto che potrebbero avere su una persona, in determinate circostanze: quando uno dei ragazzi perde il controllo è difficile vedere la situazione come la possibile nascita di un cattivo e non una situazione esasperata da variabili di cui nessuno ha il controllo, un ragazzino furibondo che ce l’ha con tutti che non vuole (e probabilmente non sa più) fermarsi.
La tensione del film è sottile, in crescendo perchè si vedono i poteri crescere, diventare via via meno innocui e, paradossalmente, vediamo l’amicizia e il legame tra i protagonisti farsi più forte.
Non è un film da guardare se ci si aspetta grande azione: è più psicologico e introspettivo.

Interessante il gioco delle telecamere: con il fattore “telecinesi” nel mezzo è possibile usarla anche per far campi larghi, e quando la telecamera dei personaggi è fuori gioco si vedono le riprese da telecamere di sorveglianza e simili.
Veramente bravissimi gli attori, che sono in tre e riescono a reggere il peso di un film che corto non è.

Insomma, un po’ Akira, un po’ Carrie, Chronicle non è particolarmente originale. Ma è il genere di film che riesce ad omaggiare senza copiare, e questo io l’ammiro.
Molto bello, che lascia tanto amaro in bocca.

Nota: gli effetti speciali sono parecchio al risparmio. In bassa definizione non si nota, in alta… sì.
Non da particolarmente fastidio, tranne l’ultima scena dove mi veniva da ridere perchè sembrava recitata davanti a una cartolina, ma io non ho cuore.

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Particolare / 1 Ottobre 2013 in Chronicle

Un film davvero anomalo.
Mescola vari generi (dal drammatico adolescenziale al fantascientifico), il tutto girato in stile falso documentario. La pellicola in sé non è nulla di sensazionale, anche se ho ritenuto molto più valida la prima parte rispetto alla seconda, che ho trovato meno intrigante ed emotivamente meno coinvolgente. L’idea di base comunque è carina e il film tutto sommato si lascia vedere se non ci si aspetta qualcosa di troppo memorabile.

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Quando il potere da alla testa / 27 Luglio 2013 in Chronicle

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Puoi trovare la recensione completa sul mio blog:
Chronicles, quando i soperpoteri danno alla testa

Chronicles, realizzato dal regista Josh Trank e dallo sceneggiatore Max Landis, è la storia di tre liceali che, dopo avere scoperto in un tunnel sotterraneo uno strano minerale fosforescente, hanno acquisito il potere della telecinesi. Ben lungi dal voler salvare il mondo, il trio si gode la propria adolescenza tra giochi di prestigio, scherzi agli sconosciuti e lezioni di volo per il cielo di Siattle sino a quando Andrew, il più potente ma problematico del gruppo, entra in crisi in seguito ad un forte disagio dovuto a serie problematiche famigliari e difficili rapporti interpersonali con i compagni di scuola.

Gli autori fingono che la pellicola sia stata realizzata mediante il montaggio di video girati dai personaggi del film mediante telecamere, cellulari o tablet, video a circuito chiuso o riprese dei telegiornali.

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8 Giugno 2013 in Chronicle

Discreto film giovanile sullo stile di Cloverfield o Blair witch project; con un giovane disagiato Andrew (madre malata, padre ubriacone) che decide di riprendere tutti gli eventi della sua vita con una telecamera. Inizio un pò lento ma dopo la scoperta del buco nel terreno e del cristallo, il film diventa più scorrevole e a tratti divertente. Insieme a due suoi amici (suo cugino Matt e la star della scuola Steve) iniziano a sperimentare le capacità acquisite accrescendo il loro potere. Ma Andrew è quello sottoposto a più pressioni, sia a casa dal padre che dai bulli della scuola, e l’acquisto dei poteri rischia di farlo andare fuori controllo. Nonostante gli effetti con budget limitato (e in alcune scene si vede) il film si lascia guardare anche se le riprese dalla telecamera di Andrew sono un pò stancanti.

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16 Dicembre 2012 in Chronicle

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Andrew, pischello col padre alcolizzato (ma di nuovo?) e la madre con un piede nella fossa, attaccata alla flebo in salotto. È il classico sfigato depresso da high school, ha due occhiaie così e ha deciso di riprendere tutto quello che gli capita. Ha un cugino, Matt, normo-boy da high school che cerca di far rinsavire il cuginetto. Lo trascina a una festa, e insieme a Steve, un tipo nero e tipo un rappresentante tipo di tipo istituto tipo, lo portano dentro a un buco nella terra dove è cascato qualcosa, sembra come dallo boh spazio, no? WHAM, vampata. Dopo la vampata, i tre scoprono di aver strani poteri. Iniziano con giochetti da cavalieri jedi, poi, allenati che ti alleni, riescono a fare giochetti che wow, altro che telecinesi, con questi campi di forza ci fanno quello che vogliono, fino a volare accanto ai jet ecc. Per cui abbiamo una parte iniziale in cui i tre mettono alla prova e imparano come usare i loro poteri. Ma Andrew è chiaramente sia il più potente dei tre, sia quello più incline allo sbarellamento mentale. Tanto che diventa prepotente, e i poteri, e il fatto di doverli tenere nascosti, non lo salvano dalle frustrazioni della vita di ogni dì. Cesura, Steve muore cercando di aiutarlo, mentre svolazzano in cielo. Da qui Andrew sbarella del tutto, finale con ovvio combattimento con Matt, che è più debole e persino più stupido, ma non essendo accecato dall’odio pensa un po’ vince.
Ricorda, anche la locandina, vagamente gli eroi con i superpoteri di Misfits. Andrew è l’eroe che soccombe al proprio potere e diventa il suo stesso nemico, giustificandosi con improbabili richiami al darwinismo, io sono superiore voi tutte formiche e vi schiaccio. Non so, è tipo un Peter Parker venuto male, spiaccicato dalle sue grandi responsabilità. Il film è poi tutto ripreso dalla sua videocamera, o da inquadrature di camere a circuito chiuso, cellulari ecc, quelle robe per far sembrare che sia un montaggio di vero-finto girato dal vero. Banalità nella trama qua e là, opera prima con molte qualità e difetti là e qua e anche lì, e io sta ca**o di camera che segue ormai faccio un po’ fatica a sopportarla.

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Film a metà ! / 1 Agosto 2012 in Chronicle

Buona l’idea e la prima parte del film poi però il film si ingarbuglia ed il finale è da cancellare !!

Non male… / 12 Luglio 2012 in Chronicle

Interessante film di tre ragazzi che per puro caso vengono a contatto con una sostanza misteriosa . Da semplici ragazzi diventano dei superuomini che non sapranno, ovviamente, gestire questi poteri.
Decisamente carino e mai banale anche se forse un po’ scontato.
Sarebbe un 6,5 ma siamo generosi…

1 Giugno 2012 in Chronicle

Anche se non sopporto i mockumentary (che per me sono solo una furbesca trovata per girare film senza tecnica e senza cura) devo dire che l’idea di fondo non è affatto malvagia: tre teenager giungono in possesso di “superpoteri” ma, invece di metterli al servizio della collettività (come di solito accade nelle pellicole di genere), semplicemente li sfruttano per il proprio divertimento, come in effetti molto prababilmente farebbe chiunque altro. Che la cosa sia destinata a sfuggire loro di mano è chiaro sin dall’inizio. Purtroppo la storia viene portata avanti in maniera non impeccabile.

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Supereroi con superproblemi. Per gli altri. / 16 Maggio 2012 in Chronicle

Film in stile mockumentary (girato cioè con telecamera a spalla in prima persona) è un godibile film fantascientifico a basso budget (12-15 milioni di dollari, “The Avengers” ne è costati 240) partorito dalla mente di Max Landis, autore del soggetto e sceneggiatore, figlio del grande John (“Animal House” 1978, “The Blues Brothers” 1980). Il continuo spostarsi con la macchina da presa è reso in modo non eccessivamente forzato e ciò non rende il film troppo pesante da guardare, considerando anche che, essendo una tecnica alla lunga stancante, per realizzare il film si è optato per una durata contenuta (80” circa). L’aggiunta ai vari titoli precedenti che hanno utilizzato un approccio registico di questo tipo è che qui ogni telecamera, non solo quella principale, è usata per riprendere le scene del film, e ciò fa spostare spesso i punti di vista che riguardano una stessa situazione creando un montaggio in certi casi interessante: telecamere di curiosi, telecamere a circuito chiuso per la sorveglianza di alcuni edifici ecc diventano parte integrante dell’occhio dello spettatore, che si trova ad avere una visione multipla non facendo rimpiangere in parecchi casi la presenza di una regia fissa vera e propria. Buoni i tre protagonisti (stereotipati il giusto e amalgamati abbastanza bene) interpretati da attori praticamente sconosciuti, che riescono a creare un comportamento da liceali credibile il più possibile senza dare del liceo americano e dei suoi frequentatori un’idea mitizzata e leggendaria tipica delle scialbe commedie teen made in USA. Sia per il budget ridotto sia per pecche proprie del film non è una pellicola che possa competere con “Cloverfield” (2008) prodotto da J.J. Abrams, probabilmente la miglior pellicola di questo genere, ma la si può considerare in fondo una piccola chicca con alcune trovate originali e che si lascia vedere tranquillamente.

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