Recensione su Chi ha incastrato Roger Rabbit

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Epico / 9 Dicembre 2016 in Chi ha incastrato Roger Rabbit

Diretto da Robert Zemeckis e prodotto da Steven Spielberg (sì, esattamente come Ritorno al Futuro, e già si parte bene) questo gioiellino è un vero proprio cult che praticamente non ha bisogno di presentazioni. In un 1947 “alternativo” i cartoni esistono e convivono con gli esseri umani. Un detective (Bob Hoskins) viene assoldato per indagare sul comportamento della moglie di Roger Rabbit, grande star dei cartoni in crisi probabilmente per motivi amorosi, relativi alla sua sensuale moglie, Jessica Rabbit. Da quella che sembra una semplice indagine, fatta per raggranellare qualche soldo facile, emerge via via una verità clamorosa che metterà a serio rischio il mondo dei cartoons. Al di là della trama, che è divertente e sempre piacevole, siamo di fronte ad un lavoro straordinario per quanto riguarda l’interazione tra attori in carne ed ossa e cartoni, qualcosa di incredibile: sono passati quasi 30 anni eppure il film è praticamente perfetto. Il cortometraggio iniziale che ci introduce al personaggio di Roger è perfetto. Per non parlare poi della presenza di personaggi da tutto il mondo dei cartoni del periodo (principalmente Disney e Warner, ma non solo): come non citare l’epico duello “musicale” tra Paperino e Daffy Duck? Giusto per dirne uno…Aiuta anche secondo me l’idea di fare un film un po’ più per ragazzi piuttosto che per bambini: ci sono infatti battute un po’ sopra le righe, personaggi con problemi (basta pensare che Bob Hoskins è un alcolista e si porta alle spalle il trauma della morte del fratello per mano di un cartone animato), scene un po’ “creepy” e un Christopher Lloyd davvero inquietante, perfetto per il ruolo che ricopre (e lontano anni luce dal simpatico e stralunato Doc Brown, proprio diversissimo). Insomma, un vero e proprio cult che non annoia mai e si rivede sempre volentieri. 30 anni e non sentirli, fantastico!

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