Statene alla larga / 17 Settembre 2017 in Una scatenata dozzina

Facendola breve: una famiglia assurda con moglie (Bonnie Hunt), marito (Steve Martin) e ben 12 (sì, 12) figli si trasferisce dalle campagne nell’Illinois, perché il babbo ha l’occasione di diventare un allenatore importante di football e oltretutto la mamma sembra poter sfondare con la pubblicazione di un libro. In questa famiglia regna sovrano il caos, le urla e il casino in generale, e quindi, quando la mamma parte per un tour promozionale, il casino sarà raddoppiato all’infinito. Peccato che non si rida praticamente neanche una volta, e che si guardi continuamente l’orologio. Poco altro da dire, scontato, piatto, mal recitato (Steve Martin penso che sia bravo, ma non penso di averlo mai visto in un film che faccia effettivamente ridere di gusto), con tanto di prestazioni pessimi da parte di Ashton Kutcher e -naturalmente- di Hilary Duff. Oltretutto il messaggio che vuole lanciare il film, per quanto giusto, ti passa in secondo piano, perché in quel bordello di famiglia vorrei vedere chi ci vorrebbe vivere.

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