Recensione su Cella 211

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5 Novembre 2013

Cella 211
by Daniel Monzón,

Un film violento, potente, un thriller carcerario che fa il suo sporco lavoro:
intrattenimento spettacolare.

Tutto inizia in una prigione di massima sicurezza, nella cella 211 esattamente. E’ una strana, brutta, storia quella della Cella 211.La cella è occupata da un uomo che si suicida, ha un tumore.

Juan Oliver è il nostro eroe, egli ha una splendida moglie, la quale gli partorirà un bambino a breve, è nel pieno della vita. Ci tiene così tanto a questo lavoro che si presenta addirittura un giorno prima.
Juan Oliver ha fatto il concorso per entrare a lavorare al carcere come secondino ma nel visitarlo è vittima di un incidente. Viene ferito alla testa da un pezzo di intonaco caduto dal soffitto, i (futuri) colleghi lo soccorrono ma quando si rendono conto di essere nel bel mezzo di una sommossa decidono di lasciarlo per terra, sul pavimento. La discesa agli Inferi ha inizio, il nostro viene catapultato in una giungla di cemento e sbarre d’acciaio. Nel risveglio il secondino si rende conto di esser solo. La sommossa guidata da Malamadre (Luis Tosar), un osso fin troppo duro da mordere, un grezzo temprato da anni di galera con lo scopo di ridurre gli effetti del carcere duro.
L’unica possibilità di salvezza è spacciarsi per un criminale, un omicida calmo e calcolatore, nella speranza che nessuno si renda conto dell’inganno.
Recita, si finge ciò che non è, passa dall’essere un poliziotto all’essere un criminale. Badata, i ruoli in questo film non sono delineati sull’asse “buono-cattivo”, molto spesso nella vita proprio come in un film si è di fronte alla “right chioice for the wrong decisions”.

Forse un po’ troppo gonfiata la parte collegata ai flashback del nostro ma sommariamente una pellicola distinta.

DonMax

5 commenti

  1. alex10 / 5 Novembre 2013

    concordo @donmax !! questo è proprio un gran bel film !!! i personaggi di malamadre e juan sono fantastici…

    😀 “malamadre mantiene sempre la sua parola”…nn ricordo precisamente…è così che diceva… no ???

  2. signormario / 5 Novembre 2013

    Bellissimo film con uno strepitoso Luis Tosar, attore che adoro, forse il miglior interprete del cinema europeo..

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