Recensione su Catwoman

Il film riprende il personaggio interpretato anche da Michelle Pfeiffer nel Batman di Burton. Inizio col personaggio di Patience (altro nome nei precedenti) e la sua vita “normale”; questa però dura poco perchè comincierà a vestire i panni di Catwoman.
Il film è discreto, guardabile ma in fondo nulla di speciale. Halle Berry diventa ancora più sexy con il vestito da Catwoman ritagliato (mai verbo fu più azzeccato) per l’occasione. Invece della solita tuta di pelle aderente, questo costume evidenzia il top dell’attrice (a dir di lei per evidenziare i movimenti da gatto, anche del corpo). Si rivede sui grandi schermi Sharon Stone nei panni della perfida Laurel e se la cava abbastanza bene (anche se il ruolo sembrerebbe essere tagliato su misura x Glenn Close). Ex testimonial del prodotto, messa da parte x raggiunti limiti di età.
La storia d’amore tra Patience e il poliziotto (interpretato da Benjamin Bratt) è troppo immediata (si innamorano un secondo dopo essersi visti).
Insomma x concludere un discreto film che intrattiene e si fa vedere x quasi due ore ma non aspettatevi un capolavoro (Spider-man è un’altra cosa).