17 Gennaio 2014
In giro leggo troppe critiche nei confronti di questo nuovo “Carrie” per questo motivo volevo scrivere qualche riga a suo favore. I continui paragoni che sento con il primo non hanno -per me- motivo di esistere, altri tempi, altri effetti e troppo abituati alla mitica figura di una Sissy Spacek inondata di sangue, non si discute la potenza di un film culto e “shockante” per i suoi tempi. I paragoni se proprio devono andare fatti vanno fatti con il libro e devo dire che questo l’ho trovato ben più fedele, in più c’è da tener conto del movimento commerciale che richiede girare un film oggi, fare una autentica boiata era a conti fatti più facile che difficile, e sono davvero contento che ciò non sia avvenuto. Ero davvero pronto a tutto ma fiducioso perché le attrici protagonisti erano per me quelle giuste, la veterana Julianne Moore (la sua bellezza cederà mai il passo all’età?) e una delle giovane di “belle speranze” Chloe Moretz per il difficile ruolo di Carrie.
Vista da chi non ha letto il libro, la storia può risultare banalotta certo, proprio per questo “Carrie Lo Sguardo di Satana” diventa secondo il mio punto di vista un film per affezionati Kinghiani o poco più. Solo loro potranno reggere “la discesa negli inferi” di Carrie White e i suoi problemi, solo loro potranno “godere” della sua rivalsa (che per me rimane una delle scene migliori da proporre/visualizzare in un film, la semplice potenza di un scena pura e primordiale) sino all’ultimo secondo possibile (e questa volta grazie agli effetti speciali è stata davvero straordinaria, sono rimasto con gli occhi sbarrati a guardare la perfetta espressione di Chloe).
L’unico difetto che mi ha urtato è stato il voler proporre la storia attualizzandola al presente (vedi presenza di cellulari con foto/video ed internet), penso che non ce ne fosse davvero bisogno.
La Moretz raggiunge qui il suo apice, l’interazione di Carrie con la madre è malata il giusto, da fastidio ed è giusto così perché la storia veste di continui estremismi sottili in accumulo. Tante scene che nel loro piccolo sono per me già culto ma non ho intenzione di fare spoiler ulteriori (per quanto sia possibile farne con una storia come quella di Carrie che tutti bene male sanno).

Scusa l’intromissione, ma leggendo una frase della tua recensione mi è venuta voglia di esprimere un mio dubbio: secondo te il fatto che il film sia completamente apprezzabile solo da chi ha letto il libro non è un aspetto estremamente negativo? Te lo chiedo perchè da come la poni, questa cosa sembra quasi dare un valore in più al film 😉
(Io comunque non ho letto il libro e non ho visto l’originale di DePalma)
Inoltre ho trovato la trama estremamente banale e stupida, poi ho scoperto che il film originale e il libro non differiscono poi più di tanto da questo remake, quindi credo proprio che la colpa sia degli sceneggiatori di quest’ultimo, che non hanno approfondito e spiegato a sufficienza gli avvenimenti.
Vedrò di recuperare al più presto quello del ’76 😉
Certo che è negativo visto che un film come questo punta anche alle masse, per come la vedo io “vista da fuori” la trama non è così eccezionale quella di Carrie, poi oggi dopo il primo grandioso film e dopo tutti gli effetti ed estremità viste fa ancora meno clamore ovviamente, quindi penso che alla fine si resta collegati all’affetto provato dal ricordo del libro, oltre i soliti cliché che sento in giro (lei troppo bella, superpoteri da x-men controllati etc etc), poi avrebbero potuto fare di meglio certo -si può sempre fare di meglio- ma penso che per farlo dovessero estremizzarlo maggiormente usando anche meno budget, farlo più “crudo”.
Detto ciò guardati il primo ed immagina di essere nel suo anno di produzione, vedrai che bella botta =)
Oh, ora ho capito 😉 grazie per la delucidazione e appena riesco a beccarlo da qualche parte mi guarderò l’originale!