Recensione su Captain Phillips - Attacco in mare aperto

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19 Aprile 2015

Dopo Black Hawk Down, Hollywood torna a parlare di Somalia e lo fa affrontando il tema della pirateria in mare, con la vera storia della nave cargo Maersk Alabama, il primo mercantile battente bandiera americana ad essere sequestrato in oltre 200 anni di storia navale.
La sceneggiatura rispecchia quasi integralmente le vicende reali che occorsero all’equipaggio e, soprattutto al comandante Richard Philips, preso in ostaggio dai pirati in un disperato tentativo di fuga dopo che l’assalto al cargo era fallito.
Un’escalation di tensione e violenze ben rappresentata da Greengrass con un riuscito climax ascendente, che culmina in un finale dove si può apprezzare il vero punto forte di questa pellicola: l’ottima interpretazione, incredibilmente umana, di un ispirato Tom Hanks, che sembra tornare ai fasti degli anni ’90.
Un film interessante, che fornisce spunti per riflettere sulla nostrana vicenda dei due marò. E non solo per le differenze tra l’approccio a stelle e strisce e quello del nostro Paese nella gestione di casi più o meno simili (ovviamente il divario di mezzi incide non poco, ma c’è un abisso tra quanto è stato fatto dagli americani per salvare il comandante Philips e quanto NON fu fatto per i due marò, nonostante peraltro questi ultimi fossero due militari e quindi il governo fosse direttamente implicato).

1 commento

  1. paolodelventosoest / 22 Aprile 2015

    Sì un Tom Hanks decisamente rispolverato! Gran bel film, non troppo considerato.

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