8 Recensioni su

Cannibal Holocaust

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Troppo! / 2 Gennaio 2021 in Cannibal Holocaust

Rivederlo non è stata una bella idea!
Non ricordavo niente da quell’unica volta che l’ho visto ma ora ho capito perché!
Sconvolgente, esagerato, violento, crudo.
Quei film disturbanti che nemmeno dopo 40 anni perdono di qualità.
Il promotore del “found footage”, grande idea.
Ma la troppa violenza, maggiormente quella sugli animali (che ho saputo essere vera… come la tartaruga, o il topo muschiato… troppo.
Stupri e bastonate e decapitazioni sono abbastanza venute male per capite da soli che sono finte, ma il resto….
Cult del genere ma io do 6.

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Un film irripetibile / 30 Marzo 2019 in Cannibal Holocaust

Deodato mescola i mondo movie al genere cannibalico usando l’allora innovativa tecnica del found footage, tanto amato quanto discusso, censurato e bollato come snuff movie è qualcosa di irripetibile dove si vedono veri indigeni e luoghi incontaminati, girato a Leticia (Colombia) il film vanta le musiche di Riz Ortolani e la scenografia di Geleng due pezzi da 90 nei loro ambiti, oltre i problemi giudiziari che lo hanno reso ancora più cult.

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Un B-Movie / 21 Marzo 2015 in Cannibal Holocaust

Tecnicamente trovo si tratti di un film di bassa qualità, con i tipici trucchetti per nascondere le (spesso palesi) ricostruzioni posticce.
Non ho capito fino in fondo le motivazioni della censura tremendamente pesante che questo film ha subito in diversi paesi, comprendendone le ragioni solo per quanto riguarda gli squartamenti di animali veri. Né tantomento capisco perché ancora adesso venga spacciato per un film terribile e violentissimo. A me ha divertito molto. Interessante l’operazione di marketing operata durante la distribuzione del film. Un B-Movie in tutto e per tutto, senza alcuno spessore dato alla recitazione ma con un’attenzione morbosa verso i dettagli truculenti. Molto ben scenografata l’indigena impalata.
Tanto rumore per nulla.

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17 Maggio 2014 in Cannibal Holocaust

Io non riesco a capire perché questi film definiti “snuff”, ovvero che hanno scene così cruenti e così fatte bene da sembrare reali (certo, se gli attori sapessero recitare sarebbe più convincente), hanno tutte le scene violente ad una qualità così bassa che tutto lo schermo appare pixellato. Per poi tornare ad una qualità normale quando la scena violenta è finita.
Ora, se lo scopo dei film snuff è quello di fare scene ultra-cruenti, che senso ha censurarle in modo così assurdo?
Un’altra cosa che odio di questi film è che quando ci sono le scene cruenti la telecamera viene fatta schizzare a destra e sinistra, in alto e in basso, senza alcuna motivazione. Che l’intento sia quello di far venire il mal di mare allo spettatore?
Non è pessimo come “August Underground’s Mordum”. Tra l’altro, se fosse stato girato meglio e cambiando alcuni attori, sarebbe stato di un livello nettamente superiore.

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17 Marzo 2014 in Cannibal Holocaust

Guardo questo film almeno una volta al mese per ricordarmi del cinema italiano che tanto mi manca e del fatto che Barbareschi una cosa buona l’ha fatta nella vita (eheheh).
Grande, anzi, grandissimo Deodato..uno dei migliori.
Bellissimo il film. Nulla da obiettare.

Il film di Natale per tutta la famiglia! / 10 Giugno 2013 in Cannibal Holocaust

Ci sono vari motivi per cui ritengo “Cannibal Holocaust” (1979), di Ruggero Deodato, il film perfetto da guardare tutti insieme a Natale, dopo che le cinture dei calzoni sono state allentate e il nonno ha riposto la sua dentiera da combattimento nel bicchiere.
Innanzitutto, i più piccolini si divertiranno un mondo a vedere come si squarta un topo muschiato, oppure com’è fatta una tartaruga al suo interno… LA RECENSIONE PROSEGUE NEL LINK SOTTOSTANTE:

http://www.sanguesulmuro.com/2011/12/cannibal-holocaust-il-film-di-natale.html

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10 Ottobre 2012 in Cannibal Holocaust

Troupe televisiva scomparsa in amazzonia durante un reportage avventuroso per conto di un’emittente televisiva viene ritrovata da un collega antropologo; questi, visionando il girato abbandonato sui cadaveri dei quattro, scopre che i cosiddetti civilizzati sono più abietti dei cosiddetti selvaggi. questo film poteva essere un gioiello dei B movie, l’idea di fondo era interessante e offriva più di uno spunto di riflessione (negli anni 70, almeno): la gratuità della violenza mostrata a tutti i costi in ambito televisivo, la logica del profitto che sovrasta e annulla anche il più piccolo barlume di etica, l’avidità che impera in ogni ambito della comunità e detta le leggi del comportamento del singolo. tutto molto nobile se non fosse che “cannibal holocaust” è il tipico esempio di bue che dà del cornuto all’asino e al croissant: eccettuati gli esseri umani (che come da tradizione di umano hanno ben poco) gli squartamenti e le violenze perpetrate negli animali sono autentiche: non è il massimo veder aprire una tartaruga come una scatoletta di tonno, nè affettare teste di scimmia manco fossero salami ungheresi. ogni tot di minuti passa anche la chiappa, la tetta o la passera d’ordinanza, andate pure a dormire tranquilli. per le signore passano anche sporadici merluzzi, tanto per non farci mancare nulla e per dare un po’ di pepe alla pietanza; oltretutto, da che mondo è mondo sesso e violenza vanno d’accordissimo e alla fin fine ma sì! si digerisce tutto. anche la faccia di merda di luca barbareschi (forse). nota di merito alla colonna sonora, eccezionalmente buona visto il genere.

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22 Dicembre 2011 in Cannibal Holocaust

Quante volte è capitato che un film venisse censurato, accusato di essere troppo crudo o di mostrare troppa violenza, come se ciò fosse una colpa? E’ capitato tante volte. Peccato che molti di questi film, se edulcorati, rischierebbero di veder violentata la propria natura e il proprio senso artistico. Sono film la cui schiettezza, a qualsiasi livello la si intenda, ha un senso specifico all’interno dell’opera, sono film che DEVONO essere spietati per rendere a pieno il proprio messaggio, la propria drammaticità, la propria “individualità filmica”. Basti pensare a capolavori come Arancia Meccanica, o alle sequenze da pugno allo stomaco di Requiem For A Dream…
Poi si vedono film come Cannibal Holocaust e si capisce una volta per tutte la differenza che c’è tra quel tipo di violenza e la mera pornografia (e il fatto che si tratti di splatter non penso sia una giustificazione).
Qualsiasi idea “buona” potesse avere Deodato, compreso il suo messaggio sociologico filtrato attraverso le gesta selvagge della moderna troupe occidentale, viene ad essere sepolta sotto quintali di sadismo tanto spietato quanto mediocre, e il risultato finale è semplicemente pietoso. Altrettanto pietosa è la figura che ci fa Deodato stesso, apparendo come lo psudo-artista che, volendo andare a tutti i costi controcorrente, finisce per sparare qua e là un po’ di scene sanguinolente autocompiacendosi della propria presunta grandezza e originalità. Ma siamo veramente convinti che basti un po’ di provocazione gratuita per creare un capolavoro artistico? A questo punto spero che tra qualche anno non venga considerato un capolavoro un film recitato a suon di rutti!
Tutto questo senza contare il punto più importante di tutti, ovvero le UCCISIONI REALI degli animali da parte della troupe (a questo proposito mi verrebbe voglia di scrivere un fiume di insulti e di auguri non molto carini a Deodato e a tutti i suoi collaboratori, ma è meglio evitare…), peraltro altamente contradittoria visto il senso che dovrebbe avere il film. E’ come fare un film sul rispetto dell’ambiente abbattendo ettari di foreste per le riprese. Per la serie “la coerenza è una bella cosa”…
Mi domando come sia possibile che un film del genere possa essere ancora regolarmente in circolazione. Non dico che lo farei sparire del tutto, perchè, per amor dell’arte e per amor della verità, sono altamente contraria alle censure e ai boicottaggi. Se dipendesse da me mi limiterei a ritirarlo salvandone un numero limitato di copie in modo da lasciare intatta una reale testimonianza di bassezza umana oltre che artistica.
Non è da me una tale acidità nella critica, ma in questo caso mi è stata tirata fuori a forza.

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