Recensione su Chiamami col tuo nome

/ 20177.5435 voti

Una celebrazione dell’eros / 27 Giugno 2018 in Chiamami col tuo nome

Questo film non ha tanto lo scopo di raccontare una storia – la trama di per sé ammonta a ben poco – quanto quello di colpire i sensi dello spettatore, di inebriarlo, per così dire, attraverso un accumulo di immagini e di situazioni sensuali: la bellezza vagamente sfatta della villa; la piatta campagna padana; il caldo estivo; la disinvoltura dei modi borghesi; la seduzione, praticata con studiata indifferenza o con impulsiva sfacciataggine; e naturalmente i giovani corpi di entrambi i sessi.

È un film che celebra l’eros, senza nessuna morbosità, senza escludere i sentimenti – che con l’eros non sono affatto incompatibili, ma che qui ne condividono in parte la fugacità. È dunque – fatalmente – una celebrazione della giovinezza. Per la coppia anziana di omosessuali c’è un misto di ironia e compassione; e si pensi al discorso del padre, alla fine, sul corpo che a un certo punto nessuno più guarda. Tutto il resto passa in secondo piano: l’amicizia sembra un premio di consolazione.

Quanto all’omosessualità, penso che paradossalmente non sia davvero il tema centrale del film. Se al posto di Elio ci fosse stata Chiara la natura del film non ne sarebbe stata stravolta. Il rapporto omosessuale qui è del tutto normalizzato, pur con le limitazioni dell’epoca in cui la vicenda è ambientata: non ci sono né sensi di colpa né punizioni del fato per protagonisti belli e dannati; tutto è naturalizzato, ed è appunto non essenzialmente diverso da un amore eterosessuale, se non che questo ci sarebbe apparso più banale.

Bella prova del protagonista, Timothée Chalamet, che rende perfettamente i manierismi di un adolescente. Bravi quasi tutti gli altri, ma peccato per la macchiettistica coppia italiana. Minuziosa la ricostruzione d’epoca, mentre la resa dell’ambiente erudito tradisce qualche ingenuità (un giovane studioso avrebbe davvero bisogno di una lezioncina su chi era Prassitele?). Con venti minuti in meno il film sarebbe stato più gradevole.

Lascia un commento