Cake

Jennifer Aniston nei panni di una donna distrutta dal dolore sia fisico che mentale.
La sua vita è devastata ed è grazie ai farmaci ed alcool che tenta un difficile recupero.
Tra visioni e dolori viene aiutata in questo tentativo dalla sua colf messicana Silvana (una bravissima Adriana Barraza) che la segue ovunque.
Il “Finalmente!!!” è dovuto dal fatto che non vediamo il solito “film per femmine” (come qualcuno spesso me il ha nominati questi polpettoni romanticoni  di cui la Aniston purtroppo è famosa…) ma una pellicola profonda dove la sua bravura emerge in maniera importante.
Bisogna anche però dire che non sempre lo spettatore viene coinvolto totalmente ma nel complesso non si può certo ritenere un brutto film.
Complimenti Jennifer…
Non mollare… 0,5 + per la fiducia…
Ad maiora!

Mi viene da pensare così, dopo aver visto Cake, di Jennifer Aniston. Badiamo bene che tutto il film regge su di lei per cui altro non mi viene da pensare. Una fotografia classica, con qualche colpo interessante di luce, attori comprimari bravini, una storia di per se normale già sentita ed è Jennifer Aniston che fa spiccare il film in qualcosa di interessante. Una interpretazione intensa che mi fa sempre più convincere che l’Aniston sia l’attrice sopravvalutata degli ultimi venti anni.
Una bellissima capacità espressiva nella monotona condizione del suo personaggio.
Una bella scoperta e una maturazione come dicevo evidente e interessante.
Ora viene voglia di vederne di più di film così con questa Jennifer.