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Butch Cassidy

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splendido / 13 Febbraio 2017 in Butch Cassidy

Tra commedia e dramma questo film ne prende la dose giusta. Butch e Sundance sonno dei ‘buoni’ rapinatori di banche, treni e falsificatori rappresentati dai ottimi Paul Newman e Robert Redford, tutto questo ambientato nel far west. Volendo lasciare che il film sia goduto minuto dopo minuto lo consiglio vivamente a tutti.

Il crepuscolo del far west / 28 Gennaio 2016 in Butch Cassidy

Storia dei leggendari fuorilegge Butch Cassidy e Sundance Kid, che con la loro temibile banda, il Mucchio Selvaggio, seminarono il panico nel Far West tra fine Ottocento e inizio Novecento, rapinando banche e assaltando treni.
Prima di partirsene per il Sud America, braccati dagli sceriffi, fino all’epico e tragico epilogo raccontato nel finale, ma messo in discussione da ricostruzioni come quella di Bruce Chatwin nel suo In Patagonia.

Un western crepuscolare che descrive un mondo pronto al cambiamento (la bicicletta che soppianta il cavallo, i gestori delle ferrovie che vogliono mettere fine, una volta per tutte, al fenomeno del banditismo).
La caratterizzazione dei due protagonisti non può essere più azzeccata per descrivere questo mutamento: il malinconico Sundance Kid, la cui fama di pistolero più veloce del west è ormai fine a se stessa; il simpatico Butch Cassidy, il cui humour sembra voler rappresentare un mondo, quello dei pistoleri dell’Ottocento, che ormai non va più preso molto sul serio.
Entrambi interpretati egregiamente, ma senza nessun guizzo particolare, da due attori il cui contributo estetico è fondamentale.
Spesso inserito tra i film della New Hollywood, Butch Cassidy sembra in realtà maggiormente riconducibile al tramonto del western classico, insieme a Il Grinta, dello stesso anno.
Memorabili la canzone premio Oscar Raindrops Keep Fallin’ on My Head (con la relativa scena di uno spensierato Paul Newman in bicicletta) e la fotografia a tinte calde, spesso viranti verso il seppia, di Conrad Hall (altro Oscar meritatissimo).
Apprezzabile l’introduzione con omaggio al cinema degli esordi, mentre scorrono i titoli di testa: uno dei molti elementi che contribuiscono a dare un che di nostalgico alla pellicola.
Più forzata, invece, la parte centrale con lo slide-shot di fotografie d’epoca che tentano di dare un tocco di realismo al racconto.
La sequenza dell’assalto al treno contiene, nella parte iniziale, un chiaro omaggio a The Great Train Robbery.

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