Bivi e forzature / 29 Agosto 2017 in Buster's Mal Heart

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ho trovato il film esasperatamente simbolista e, in questo senso, pretenzioso: il gioco dell’alienazione del protagonista funziona e intriga fino a un certo punto, fino a diventare troppo manierista per i miei gusti.
Lo sdoppiamento fisico che sembra subire il personaggio è un elemento fantastico che mal si concilia con la concretezza del suo disagio mentale e l’happy ending (?), così come suggerito, è ulteriormente forzato.

Per il resto, fino alla questione del “bivio”, il film non mi era dispiaciuto, anche se, adesso, temo per la varietà della filmografia di Rami Malek, che, per ora, sembra un po’ troppo costretto in questo tipo di dramma mentale.

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