21 Settembre 2013 in L'ultimo pellerossa

Misconosciuto e sottovalutato.
Il titolo originale è “Bury My Heart at Wounded Knee” e dovrebbe essere ispirato al libro di Dee Brown sulle ingiustizie perpetrate ai danni degli indiani. In realtà del saggio ha preso davvero poco, ma l’efficacia nel trasmettere il messaggio c’è tutta.
In maniera più delicata che in film come “Soldato blu”, si viene messi di fronte alla crudeltà dell’espropriazione di terra e cultura subita dai nativi. E, oltre, alla forza delle armi, viene mostrata anche quella più sottile e subdola, ma altrettanto efficace, della politica.
Senza piegare troppo verso uno spudorato parteggiare per i pellerossa, ma mostrando in maniera realistica quanto è accaduto nella frontiera americana, è un documentario con l’aspetto di un film. E, a mio avviso, è fatto davvero bene.

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