Recensione su Broken Flowers

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I bouquet di Jarmusch / 19 Maggio 2016 in Broken Flowers

Io ho un problema con Jarmusch, diciamolo subito. Trovo che il suo sia un cinema lezioso, specialmente quando assume il piglio “autoriale” con quel bianco e nero un po’ snob. Qui la bella tavolozza di Frederick Elmes mi toglie quel fastidio, nonostante qualche civettuolo rosa confetto; comunque di pregi questo film ne ha diversi, non voglio fare il guastatore per forza. E’ davvero molto bello l’incipit, con l’oggetto/simbolo (la misteriosa busta rosa) che passa di mano in mano, viaggia fino al destinatario e qui non viene preso subito in considerazione, tenendo viva l’ aspettativa dello spettatore. Hanno un fascino particolare le riprese in soggettiva delle sequenze di viaggio, accompagnate da una colonna sonora strepitosa. Sono interessanti gli scorci di vite che il poco espressivo Murray scorge incontrando le sue ex (mi sono rimaste particolarmente impresse Frances Conroy e Jessica Lange). Che poi questi elementi sono come i bouquet di fiori (rosa, ovviamente) che il protagonista porta con sè nelle sue peregrinazioni; belli ma sradicati, effimeri, messi in mazzo per far bella figura.

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