Recensione su Il ponte delle spie

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Il voto sarebbe un 7.5 / 12 Ottobre 2016 in Il ponte delle spie

Buonissimo film di Spielberg ambientato durante gli anni della guerra fredda.
James Donovan (Tom Hanks) è un rinomato avvocato di Brooklyn specializzato in assicurazioni; improvvisamente viene incaricato di difendere il cittadino sovietico Rudolf Abel (Mark Rylance, bravissimo e vincitore del premio oscar come Attore non protagonista) accusato di spionaggio.
Inizialmente contrario, comincerà ad instaurare un buon rapporto con il suo cliente e cercherà di difenderlo nel migliore nei modi.
Splendido ritratto della tensione tra Usa e Urss negli anni della guerra fredda con i diversi metodi con cui venivano trattati i prigionieri (anche se il punto di vista è ovviamente Americano). Inoltre la Germania dell’Est (Ddr) cercherà di avere anche lei una parte nella trattativa per aumentare la sua importanza al “tavolo dei grandi” dopo l’arresto di un altro cittadino americano (uno studente) colpevole solo di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Drammatici alcuni momenti come la rappresaglia dei cittadini americani contro la famiglia di Donovan per la difesa di Abel che mi ha un pò ricordato i film sulle tensioni razziali (“Momento di uccidere”).
L’impassibilità di Rudolf Abel anche di fronte alla prospettiva della condanna a morte; la tenacia di Donovan che man mano si appassiona al caso e sarà l’elemento fondamentale nelle trattative tra i due Paesi.
Nel ricco cast da citare Amy Ryan nei panni della moglie di Donovan, Eve Hewson (figlia di Bono nella realtà) è la figlia maggiore di Donovan, Alan Alda è il capo di Donovan, i giovani Austin Stowell e Will Rogers sono i giovani prigionieri americani.

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