Bread and Roses
/ 20007.047 votiMaya espatria clandestinamente dal Messico e raggiunge la sorella Rosa a Los Angeles, dove la donna, sposata, vive da qualche anno con il marito ed i figli. Dopo lunghe insistenze, la ragazza convince Rosa ad intercedere per lei affinché venga assunta nella ditta di pulizie dove lei lavora. Qui, i lavoratori, tutti immigrati, devono sottostare alle regole di una ditta che li priva dei più elementari diritti, dall'assistenza sanitaria alle ferie pagate.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Bread and Roses
Attori principali: Pilar Padilla, Adrien Brody, Jack McGee, Monica Rivas, Frankie Davila, Lillian Hurst, Maria Orellana, Melody Garrett, Elpidia Carrillo, George Lopez, Benicio del Toro, Rosa Ayala, Mayron Payes, Blake Clark, Samuel West, Tim Roth, Gigi Jackman, Beverly Reynolds, Eloy Méndez, Elena Antonenko, Olga Gorelik, Estela Maeda, Sherman Augustus, Roscio Saenz, Pepe Serna, Tony Rizzoli, Tom Gilroy, Vanessa Angel, William Atherton, Lara Belmont, Cooper Campbell, Oded Fehr, Gary Fredo, Stuart Gordon, Rick Otto, Chris Penn, Ron Perlman, Robin Tunney, Mostra tutti
Regia: Ken Loach
Sceneggiatura/Autore: Paul Laverty
Colonna sonora: George Fenton
Fotografia: Barry Ackroyd
Produttore: Ulrich Felsberg, Rebecca O'Brien
Produzione: Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Italia, Svizzera
Genere: Drammatico
Durata: 110 minuti
Dove vedere in streaming Bread and Roses
(Sei stelline e mezza)
La trasferta statunitense di Ken Loach non distoglie il regista britannico dai suoi “interessi” e, anzi, lo induce ad occuparsi del tema dell’immigrazione clandestina che, con declinazione leggermente differente, affronterà anni dopo con In questo mondo libero.
Il racconto alterna momenti fortemente drammatici ad altri più disincantati, perfino divertenti, e si dipana con un pathos decisamente equilibrato fino alla desolante e frettolosa soluzione della diatriba lavoratori-sindacati/datori di lavoro, risolta con uno schiocco di dita.
La sequenza conclusiva rimette in pari il film, ma il danno, ormai è fatto, purtroppo, e la solidità del film è minata senza appello. Peccato.
Mi piace credere che il nome del bel personaggio di Elpidia Carrillo, Rosa, sia un esplicito richiamo al titolo del film ed allo slogan proletario ricordato nella pellicola: Rosa è un personaggio solo apparentemente secondario. In realtà, racchiude in sé una tale molteplicità di drammi e di conflitti in grado di renderlo, letteralmente, tridimensionale. Offesa dalla vita, in continua lotta con il mondo (“Odio tutti!”), non ha perso né la bellezza, né la forza di proseguire.
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