23 Dicembre 2012 in Boy

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Chissà se uscirà mai da noi. Perché a quel che leggo questo è il film neozelandese di maggior successo dai tempi di Once were warriors (e se non l’avete mai visto buhuuuu, pisciazze. Ma poi con che coraggio NON si guarda un film neozelandese? Avete del burro rancido al posto del cuore, con le formiche rosse sopra anche, per compiere una NON azione del genere. Si danno pure un sacco di botte, in Once were warriors).
Questo è del tutto diverso.
É la storia di una famiglia che famiglia non è, perché sono solo i bambini abbandonati nella loro casa cadente. Storie di nativi (nemmeno so come si chiamino i nativi neozelandoti) poveri di una terra povera che vivono di niente e di sorrisi bianchi. É un filone che non conosco ma ce lo si può benissimo immaginare. Baracche accanto a paesaggi colorati del mare più azzurro. Perché è un po’ quella la realtà. Il film è negli ’80, Boy è un ragazzino sveglio e simpatico con la fissa Per Micheal Jackson, di cui imita male malissimo le mosse. Ha 12 anni ed è il più grande di casa. Boy da pronunciare con accento neoZ, il quale, manco a dirlo, fa schifo. Quindi con la O stretta stretta, che diventa quasi una U. BuY. Seriously, grosse difficoltà a capire a volte. Ha una madre che non ha perché è morta e un padre in prigione che per lui è un mito, e lo difende da chiunque ne parli male. Ha un fratellino che pensa di essere un mago con dei superpoteri e fratellini sparsi. Torna il padre con due compagni della sua ex gang di motociclisti, perché deve cercare un bottino che aveva nascosto in giardino. Bottino che verrà tutto mangiato dalla capra di BuY, tra l’altro.
Credo fosse un’opera prima, quindi ha doverose le sue ingenuità. Ma tante sono la scelta espressiva, e di queste un sacco spremono tenerezze e sorrisi a raffica *_*
Diamo dei soldi del cinema italiano anche al cinema neozelandese, non solo a quello koreano *_*
É solo un po’ lungo.
BuY si renderà conto di quanto merda è il padre, anziché quel supereroe che la sua fantasia immagina sconfiggere tutti, essere fortissimo e amarlo tantissimo. Nonché portarlo al concerto di Michael Jackson, ovviamente. Aspetta e spera. Finale che magari i pezzi si ricompongono.

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