Bowling for Columbine
/ 20027.4185 votiDocu-film sul massacro nella scuola di Columbine ad opera di alcuni studenti che illustra la facilità con cui sia possibile procurarsi armi da fuoco negli Stati Uniti.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Bowling for Columbine
Attori principali: Michael Moore, George H. W. Bush, George W. Bush, Charlton Heston, Jacobo Árbenz, Mike Bradley, Dick Clark, Arthur A. Busch, Michael Caldwell, Richard Castaldo, Bill Clinton, Steve Davis, Ngo Dinh Diem, Mike Epstein, Joe Farmer, Matt Stone, Brooks Brown, Dick Herlan, Marilyn Manson, Chris Rock, Salvador Allende, Prince Andrew, Duke of York, King Charles III of the United Kingdom, Keanu Reeves, Adolf Hitler, R. Budd Dwyer, Eric Harris, Dylan Klebold, Ngô Đình Diệm, Jessica Savitch, Mostra tutti
Regia: Michael Moore
Sceneggiatura/Autore: Michael Moore, Michael Moore
Colonna sonora: Jeff Gibbs
Produttore: Michael Moore, Jim Czarnecki, Michael Donovan, Wolfram Tichy, Kathleen Glynn, Charles Bishop
Produzione: Usa
Genere: Azione, Drammatico, Documentario
Durata: 120 minuti
Dove vedere in streaming Bowling for Columbine
Michael Moore, il regista più scomodo d’America, produce uno sconvolgente documentario sulla proliferazione delle armi negli USA (il titolo è riferito alla tristemente nota strage del liceo Columbine di Denver) e su quanto sia facile, soprattutto per i minorenni, entrarne in possesso; la sequenza in cui parla di un bambino nero di 6 anni, che ha sparato a una compagna bianca della stessa età con un’arma trovata in casa dello zio, e di come la gente pretendesse per quel bambino un processo in piena regola, mi ha fatto letteralmente venire i brividi.
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L’appassionato panzerotto del Michingan in una delle sue prime apparizioni: Bowling for Columbine, film inchiesta sulla diffusione di armi e omicidi negli Usa, alla luce della strage alla Columbine Hight School. Lo stile è quello che abbiamo imparato a conoscere: attacchi diretti e ironia satirica, scomode verità e immagini anche drammatiche, raccontate sempre senza eccedere nell’enfasi e nella retorica.
Le voce e le immagini del nostro si fanno sempre più incalzanti man mano che si avvicinano alla denuncia di un sistema massmediatico che specula sulla paura, drammatizzando l’informazione per provocare una stato di costante, e malleabile, ansietà.
Coglie di sorpresa l’intervista a Marylin Manson, dietro quella facciata da demoniaco fenomeno da baraccone- facile capro espiatorio- si nasconde un personaggio inaspettatamente lucido.
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