13 Recensioni su

Boris - Il film

/ 20116.6291 voti

E niente… a me non fa impazzire! / 23 Novembre 2022 in Boris - Il film

Rinasto hn po’ deluso dalla serie, stessa sorte per il film, che speravo in un ascesa e invece nulla.
Partendo dal fatto che alla serie ho dato solo un 6 (corretto di recente perché rivalutata in calcio d’angolo), in proporzione il film scende di una tacca.
C’è poco smalto, poca enfasi, la serie aveva altri ritmi, altro spirito e qui si perde tutto.
Ora posso proseguire con la stagione 4, sperando non ci siano altre brutte sorprese.
Serie: appena promossa.
Film: rimandato.
5/10.

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19 Dicembre 2012 in Boris - Il film

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Ci arrivo con un ritardo tra il terrificante e paradossale rispetto a chiunque io conosca, fondamentalmente perché quando il film era uscito io ero l’unico dei miei amici a non aver visto la serie. Anzi, ho cominciato a vederla per poter vedere il film -.-
Per cui negli anni prima quando qualcuno urlava “Dai dai dai” o “fammela alla ca**o di cane” o “bucio de culo!” a me nemmeno faceva ridere. Quindi, visto che sono persona schematica e rigorosa, ho visto tutte e tre le serie e poi il film.

L’idea di base è che tanto quella era metafiction quanto questo è metacinema. René, che abbandona il set di un’improbabile fiction intitolata “Il giovane Ratzinger”, viene fatto fuori dalla tv. Dopo mesi di depressione gli capita l’opportunità di girare l’adattamento cinematografico di La casta, e comincia la nuova avventura. Dapprima con collaboratori professionali, poi li manda affanculo e riprende con tutta la vecchia squadra. E niente, fa ridere, riesce a essere intelligente con parolacce tanto quanto lo era la serie, riesce appunto nel passare dallo schermo piccolo a quello grande senza perdere di vista la critica feroce del sistema che risulta dal lavoro dei personaggi, sempre gli stessi, che si barcamenano tra mille problemi che di cinematografico hanno ben poco per portare a termine il film senza scontentare nessuno. Il film è fatto anche per chi non avesse visto gli episodi, nel tentativo di soddisfare un po’ lo spettatore qualunque, ma è ovvio che se la si conosce e, per esempio, se si sa la storia degli straordinari di Libbbbeccio ecc è molto meglio. Oltretutto trovami tu un’altra serie che sia riuscita a passare da tv a cinema. Senza far cagare. Anzi, un’altra serie italiana che non faccia direttamente cagare, ecco.

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26 Agosto 2012 in Boris - Il film

“No, io non sono Biascica ma sì, penso che tu sia una zoccola” e “Sceneggiatura Democratica” valgono da sole tutto il film.
Però la serie è un’altra cosa.

27 Febbraio 2012 in Boris - Il film

chi ha amato la serie non può perdersi il film…dai caxxo! 😀

Niente “ma”. / 7 Settembre 2011 in Boris - Il film

Vabbè, io per René Ferretti e la sua banda sgangherata c’ho un debole. 🙂

26 Aprile 2011 in Boris - Il film

Sono d’accordo con chi ha scritto che questo film non sembra italiano: l’utilizzo efficace dell’IRONIA, cosa rara nel cinema e nella televisione italiani, potrebbe addirittura farlo sembrare inglese (se non fosse ovviamente per l’accento romano). inoltre mi è piaciuto il fatto che, cosa unica nel panorama italiano, non si faccia della morale “contro” qualcuno, ovvero contro case di produzione, cinepanettoni, attorucoli da strapazzo, semi-attrici viziate, ecc… è vero che li si prende di mira, e che l’obiettivo del film è denunciare le assurde e ignobili macchinazioni del cinema e della tv, ma ciò viene fatto in maniera sia “realista”, cioè fotografando il mondo del cinema e quello dello spettatore così come sono, sia esagerando certe situazioni con ironia (ad esempio quando Stanis vuole interpretare a tutti i costi il politico Fini) e senza mai scivolare nel bislacco.
Tra la serie e il film ho però preferito la serie, perchè il film è risultato riduttivo e molti aspetti del lavoro dietro le quinte di una fiction, dei “soprusi” e delle fatiche, naturalmente non potevano essere sviluppati.

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Ci può stare / 20 Aprile 2011 in Boris - Il film

Ho trovato la serie esilarante, comica e geniale.
Credo che il film sia risultato un po’ riduttivo, d’altronde questo è il rischio che si corre girando una pellicola basata su una serie Tv di grande successo…
Cmq da non perdere se si ha voglia di farsi quattro risate con un copione per niente scontato e un cast decisamente simpatico.

Ps: abbasso i CinePanettoni! 🙂

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Ma’ ndo vai? al cine! / 16 Aprile 2011 in Boris - Il film

Ok la banda di Boris ha colpito! Premetto non conoscevo la serie che mò me scarico, ma in questo film c’è tutto il non cinema! Smontati i vari Vanzina e Boldi company, e poi per uno che da dietro le quinte un pochino ha masticato il mondo delle produzioni e degli attori ci sono davvero personaggi in questo stile.
C’è tutto il finto del “ma ciao carissima davanti e il ma anvedi sta stronza del dietro”. Mi sono divertito con sane e rigeneranti risate e non mi capita spesso.
Bravi, bravi tutti ma le faccette da gatto sornione di Renè vincono!

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Dài dài dài! / 15 Aprile 2011 in Boris - Il film

In sintesi, una luuuuuuunga puntata dell’omonima serie televisiva di cui sono fan.
Per cui, mi ha divertita molto.
La “sola” sufficienza è dovuta al fatto che il brodo è stato allungato un po’ troppo, stavolta; il finale è un po’ smandrappato; grazie al video di Pensiero stupesce di Elio, ho scoperto che sono state tagliate diverse scene che, forse, avrebbero spiegato alcuni evidenti vuoti narrativi (all’improvviso, Arianna è proprietaria di un ristorante?).
Nel complesso, una bella rimpatriata delle facce note della serie, comprese la figlia di Mazinga e quella cagna di Corinna. Stanis LaRochelle, purtroppo, è meno psicopatico del solito.

La “morale” era già nota: l’ennesimo tentativo di René di dirigere un prodotto di qualità è solo la conferma di meccanismi economico-politici che le prime tre serie di Boris avevano già evidenziato in maniera reiterata.
Perciò, per quanto mi riguarda, l’amarezza è già evaporata da un pezzo per lasciare il posto (ahimé) all’acquiescenza.

P.s.: Pannofino mon amour! Che voce, che voce!

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“Azioneeee” / 15 Aprile 2011 in Boris - Il film

Boris – Il film
Non ho visto la serie televisiva con lo stesso nome (della quale non conoscevo neppure l’esistenza) quindi non posso fare paragoni , ma il film mi è piaciuto molto.
Nonostante l’idea di base di entrare nei retroscena dei contatti con i produttori, con gli attori, delle riprese viste da dietro lo schermo , insomma di fare un film su come si realizza un film , non sia nuova poiché già sfruttata magistralmente da François Truffaut nel suo magnifico “Effetto notte” , i tre registi Ciarrapico, Torre e Vendruscolo non sembrano curarsene muovendosi a loro completo agio nell’affrontare in maniera provocatoriamente diretta e disinvolta l’argomento ed ironizzando sull’estrema difficoltà di produrre opere degne di menzione nell’avanzare dilagante ed incontrastato della mediocrità e della volgarità nel mondo attuale dello spettacolo incapace di pensare a qualcosa di diverso dal successo di cassetta.
Ne è scaturito un prodotto di ottima fattura , che scorre gradevolmente verso una conclusione (purtroppo) facilmente prevedibile e scontata , con punte di comicità assolutamente irresistibili (Piovani che perde l’Oscar a poker è geniale) .
Insomma , un film intelligente, ben girato, tutt’altro che comico ma in cui si ride , anche se la risata lascia un retrogusto troppo amaro , se non addirittura drammatico, che ci dovrebbe far riflettere. Apprezzabilissimo l’impegno di tutti gli attori del cast, con un Antonio Catania in bell’evidenza .

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6 Aprile 2011 in Boris - Il film

E’ un film intelligente che non ho trovato però particolarmente divertente.
Posso dire che è un film non buttato via, è fatto bene ed è curato nei dettagli, il che è straordinario, ci sono i carrelli, ci sono le panoramiche, c’è il cinema. Perché se è vero che è una troupe televisiva che vuole fare cinema, quando gira il film la regia gira cinematograficamente. Boris è un film spietato la cui morale mi sembra sia che in Italia è tutto televisione nel senso più trito, tutto riduzione alla sfera anale quasi preinfantile dello spettatore e quindi anche del fruitore cinematografico.
Mi è piaciuta la presa in giro del mondo progressista, dagli sceneggiatori ai produttori, con Catania che si veste, con suo sommo orrore, come Bertinotti per poi scoprire che tutti vogliono un cinepanettone, rabelaisiano a parole, ma pur sempre cinepanettone. Io che ho il pallino della Buy ne ho apprezzato la caricatura e soprattutto mi è piaciuta la menata del ralenty, strumento che odio perché è usato totalmente a sproposito ormai da tutti.
Non si ride molto però, questo mi ha stupito.

Bravi gli attori. Epperò il film è fuori tempo massimo, i cinepanettoni sono finiti, ora va di moda il comico televisivo rileccato che sciattamente recita le sue gag davanti ad una cinepresa, anche se gli sceneggiatori un tantino conoscendo la materia qualcosa avevano già previsto.

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4 Aprile 2011 in Boris - Il film

La dice lunga una delle prime scene: il protagonista Renè -regista in crisi- fissa a bocca aperta lo schermo trasmettere l’ennesimo film ‘Natale à..’, mentre intorno a lui una sala piena e chiassosa si sgola di risate, al ritmo di battutacce e scoregge. Sarebbe fin troppo semplice prendersela con i cine panettoni; la satira di Boris non si limita a prendere di mira i prodotti di scarsa qualità che imperversano nel nostro panorama cinematografico e televisivo, ma piuttosto si sofferma su ogni singolo gradino di quella scala gerarchica, che rende possibile- e inevitabile- la loro realizzazione. Più che una piramide, una catena di anelli agganciati in successione, che alla fine crea la proverbiale cordicella del water.
Tratta dall’omonima serie televisiva, il film racconta il tentativo di Renè di sdoganarsi dalla fiction televisiva, per dedicarsi finalmente a un progetto di più alto spessore: una pellicola ispirata al libro-inchiesta ‘La casta’. Il suo tentativo di realizzare un prodotto di qualità, si scontra contro ogni ostacolo che è lecito attendersi durante la lavorazione di un film impegnato, in una realtà provinciale e facilona. Produttori scettici, attori complessati o capricciosi, manodopera cialtrona, la diffusa percezione di aver intrapreso una strada poco battuta . E a proposito di mission impossible, ci si mettono pure gli americani, che nel set vicino fanno scoppiare bombe a tutto spiano!
Quello che ne esce- tra mille risate- e la rappresentazione di un mondo, dove i volenterosi si trovano ad affrontare un tale appiattimento (richiesto e atteso) della qualità, da mettere a dura prova la loro fermezza.
Una commedia nuova, divertente, intelligente; non fine a se stessa, non buonista.. non sembra neanche italiana!

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Muro bugiardo / 30 Marzo 2011 in Boris - Il film

Non è vero quello che dice il muro, cioè che io abbia “Boris”. Mi piacerebbe vederlo. Chi lo ha visto potrebbe dare un minimo di opinione? vi prego…

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