Recensione su Borg McEnroe

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Borg McEnroe
Regia:

Palpitante / 19 Novembre 2017 in Borg McEnroe

Soprattutto per quel che riguarda la sfera privata, non so se le cose siano andate esattamente così (pare che i veri Borg e McEnroe non siano stati consultati approfonditamente e, comunque, c’è di mezzo la natura di per sé fallace dell’adattamento biografico, ecc. ecc.), ma il film di Metz mi è piaciuto molto.
La messinscena della famosa finale di Wimbledon del 1980 è davvero palpitante.

Se Rush di Ron Howard ha saputo raccontare bene la rivalità di due campioni dell’automobilismo con un dinamismo visivo e narrativo notevole, Metz è riuscito a fare altrettanto con due del tennis (non a caso, un’altra disciplina sportiva individuale), rappresentando bene il parallelismo vita-gioco, palleggiando bene da una sponda all’altra, assimilando e manipolando in maniera equlibrata gli schizzi psicolabili delle due star della racchetta, provando a dimostrare quanto fossero (siano?) simili, a dispetto delle apparenze.

Una grossa pecca, a parer mio, è costituita dalla rappresentazione dell’ottusità della stampa e del pubblico: non nego che gli organi di informazione e i tifosi non si comportassero (e non si comportino così), ma la stolidità quasi bovina di questi due “personaggi” mi è sembrata abbastanza banale.

Impressionante l’attenzione ai dettagli (i capelli di Borg sotto la fascia di spugna!), bravi gli attori protagonisti. Nota: se LaBeouf non è particolarmente somigliante a McEnroe, Gudnason è spaventosamente simile al ventiquattrenne Borg (logo della Fila sulla tuta a parte).

2 commenti

  1. mpuggia / 16 Luglio 2018

    In realtà Borg e la sua famiglia hanno supportato la produzione, tanto che Leo (il secondogenito di Bjorn) interpreta il padre negli anni dell’adolescenza. Per il resto d’accordissimo con te.

    • Stefania / 16 Luglio 2018

      @mpuggia: sì! Sapevo del figlio di Borg, che forte, grazie per aver(me)lo ricordato 🙂 Purtroppo, non ne ho traccia, adesso, ma ricordo che avevo letto un’intervista di Borg (a Rolling Stone? Boh? Mannaggia, non riesco a ricordare, dovrei cercare) in cui diceva che non l’avevano interpellato a sufficienza (secondo me, era solo insoddisfatto del risultato, mah, va a sapere). A grandi linee, ricordo anche che McEnroe, dal canto suo, aveva detto che lo avevano fatto sembrare più stupido di quanto fosse all’epoca 😀

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