Evitabile / 29 Aprile 2016 in Bonnie & Clyde

Miniserie accattivante nel soggetto, ma inconsistente nella resa.
L’effetto generale è quello, ormai riscontrabile -ahimé- in molte produzioni in costume, di scarso adattamento degli attori al contesto storico in cui vengono calati: qui, benché costumi e oggetti di scena e scenografie in genere concorrano a contestualizzare visivamente la cornice narrativa, i personaggi non sembrano (fastidiosamente) appartenere a quella precisa epoca storica (sia Hirsch che la Grainger non offrono prove a mio parere degne di nota e si impantanano in caratterizzazioni didascaliche).
Passi una possibile volontà di atemporalizzare la vicenda, ma questo adattamento della storia di Bonnie e Clyde, oltre che poco attinente ai fatti storicamente accertati (ho dovuto attingere al web, per conoscerli, lo ammetto), è decisamente insapore. In particolare, oltre alla brama di protagonismo di Bonnie, la miniserie non offre particolari “giustificazioni” (leggi, aneddoti salienti) alla vita criminale della coppia che, in questa produzione, pare poco più di un duo di ragazzini scapestrati.

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