Registicamente anacronistico / 5 Gennaio 2022 in Bone Tomahawk
In My Humble Opinion Craig Zahler è uno dei migliori talenti in circolazione nel cinema indipendente, almeno per quanto riguarda la messa in scena che, in questo film, è mostruosa, ma anche in Dragged Across Concrete non era da meno.
Raramente si vede un cosi eccellente utilizzo degli effetti speciali( non visivi, anche perché non ce ne sono) e del trucco, da rimanere a bocca aperta, la scena dello squartamento è tecnicamente ineccepibile, almeno fin dove sono riuscito ad arrivare, ad un certo punto ho dovuto girarmi, non ce l’ho fatta a guardare tutto, terrificante.
Sonoro utilizzato molto intelligentemente nelle sequenze in campo aperto, i suoni della natura e richiami dei trogloditi fanno scattare immediatamente la suspense, qui il primo nemico è il deserto, il caldo, gli animali e i banditi che ti tagliano la gola mentre dormi, una quaresima di cinque giorni per arrivare all’inferno.
Un film dai ritmi molto lenti, piani fissi e movimenti calcolati, assolutamente inadatto ad un pubblico di casual watcher, western nel vero senso della parola ma con delle spennellate horror, tanto horror.
Unica nota di demerito è il finale forse un po’ buttato via secondo me, una faciloneria narrativa che non spiega molto bene la conclusione degli eventi e che forse poteva essere evitata ma che comunque non rovina la visione generale della pellicola.
Ora manca Cell Block 99 e con Zahler ho finito.