Blue Valentine

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Blue Valentine

Cindy e Dean sono sposati da diversi anni. Il loro amore, un tempo vero e tenero, sembra essersi perso. Lontani da casa e dalla figlia, i due trascorrono una notte in una camera d'albergo cercando di recuperare il proprio rapporto fra i ricordi di un sentimento che ha abbandonato entrambi.
Anonimo ha scritto questa trama

Titolo Originale: Blue Valentine
Attori principali: Ryan Gosling, Michelle Williams, John Doman, Mike Vogel, Ben Shenkman, Jen Jones, Maryann Plunkett, Faith Wladyka, Marshall Johnson, James Benatti, Barbara Troy, Carey Westbrook, Eileen Rosen, Enid Graham, Ashley Gurnari, Jack Parshutich, Samii Ryan, Mark Benginia, Timothy Liveright, Tamara Torres, Robert Russell, Michelle Nagy, Felicia Reid, Melvin Jurdem, Alan Malkin, Derik Belanger, Isabella Frigoletto, Madison Ledergerber, Jaimie Jensen, Joseph Basile, Ian Bonner, Robert Eckard, Michael J. Kraycik, Corey Sullivan, Mostra tutti

Regia: Derek Cianfrance
Sceneggiatura/Autore: Derek Cianfrance, Cami Delavigne, Joey Curtis
Colonna sonora: Grizzly Bear
Fotografia: Andrij Parekh
Costumi: Erin Benach
Produttore: Michelle Williams, Ryan Gosling, Doug Dey, Lynette Howell Taylor, Alex Orlovsky, Jamie Patricof, Jack Lechner, Scott Osman, Mark Brooke
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Romantico
Durata: 112 minuti

Dove vedere in streaming Blue Valentine

Come quando la musica ti prende e devi ballare / 17 Marzo 2020 in Blue Valentine

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Blue Valentine è la storia d’amore di una coppia qualunque, in crisi e in declino. Blue Valentine è un film senza troppi fronzoli, senza fantasia, perché quello che ci viene mostrato accade più spesso di quanto si pensi ed è basato su una visione idealizzata e allo stesso tempo cinica dell’amore. Un amore che dura come un fiore, giusto il tempo di sbocciare in tutta la sua bellezza per poi appassire nel giro di poco tempo. I due giovani innamorati persi l’uno nell’altra col passare degli anni si rendono conto che qualcosa non va, lui sembra amarla ancora ma è frustrato dell’amore di lei non corrisposto, lei sembra segnata dal matrimonio dei genitori dove l’amore e la passione si sono spenti da ormai troppo tempo.

Blue Valentine è quasi un documentario su una vita di coppia, fatto di bei ricordi, ma anche di tristi dove spesso prevalgono quelli tristi dimenticandoci di quelli belli che ci hanno fatto innamorare.

Personalmente il film mi è piaciuto molto, il film trasuda di bellezza estetica e di grande recitazione. Ryan Gosling purtroppo non riesce ad avere una storia d’amore senza conflitti e con un lieto fine.

Voto: 7 e mezzo

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/ 27 Settembre 2016 in Blue Valentine

Una purga di un’ora e 47 min. L’unica cosa bella (e frustrante) è vedere che ryan gosling se la cava da dio nel sesso orale

Blue Valentine / 19 Agosto 2016 in Blue Valentine

Davvero ordinario. Ordinari i personaggi. Ordinaria la trama. Ordinaria la famiglia di cui tratta. Ed è ordinaria anche la loro storia d’amore. Cindy e Dean sii incontrano, lei si è appena lasciata con un altro, si innamorano, si sposano.
E poi collassano su sé stessi. Tutto molto già sentito, nella vita reale. Cindy e Dean sono una coppia classica, di quelle che si incontrano tutti i giorni. Lei è disillusa, crede nell’amore, ma lo percepisce come un bene effimero, destinato a dissolversi. I suoi genitori da quando a memoria si sono sempre dati contro, generando molta tensione nella sua famiglia, priva di quell’affetto che dura negli anni. Fin dalla prima adolescenza sembra intrattenere relazioni poco durature, del quale trae quei brevi attimi di passione e dolcezza, che dimentica con facilità. Dean invece sembra una di quelle persona che non hanno intenzione di lasciarsi abbattere. Che credono nella felicità e che si battono per conquistarla e mantenerla. Dean è un personaggio molto più dinamico di lei. Molto più attivo, e allo stesso tempo cieco di fronte alla sua presunta felicità, che si è sgretolata lentamente prima che lui se ne renda conto. Forse sono proprio le differenze tra loro due la cosa più straordinaria del film. Da una parte una donna che non vuole più lottare, che si arrende facilmente, e dall’altra un uomo che è come quei soldati giapponesi che continuano a urlare sul campo di battaglia anche dopo che si è consumata la sconfitta. E tutto ciò che resta di quella storia è quella stanza del futuro senza finestre, perennemente colorata di un triste azzurro fluorescente.
Con una storia che contiene centinaia di elementi volutamente ordinari, come fa questo film a essere così straordinario?
Non lo so. So che è straordinario per come sa porsi, per come sa appassionare, per come sa intenerire, per come sa intrattenere. E’ straordinario il modo in cui si fa ascoltare chiaramente proprio attraverso personaggi che sono costretti a ripetere le frasi all’infinito, perché non sanno farsi ascoltare. E’ straordinario come il rumore di sottofondo riesca a inghiottire ogni cosa nel presente, quando non c’era riuscito in passato. E’ straordinario come riesca a sublimare ogni emozione attraverso situazioni tipiche, e… ordinarie.
Accompagnato da uno dei titoli più belli degli ultimi anni, quel san Valentino associato al colore della tristezza, grazie al cielo intraducibile e intoccabile.

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Amore spettinato. / 4 Gennaio 2014 in Blue Valentine

Che noia che barba, che barba che noia.
Una storia d’amore “normale”, la cui crisi è cosa comune, forse lo sono un po’ meno le premesse, vista la caratterizzazione quasi borderline dei protagonisti.
Cianfrance ama le storie in cui la working class americana si tormenta a suon di figli inaspettati ed amori travagliati: la sua messinscena è interessante, quasi naturalista, ma la narrazione è un po’ troppo diluita, vengono aggiunti dettagli tormentati su dettagli tormentati, e la tiritera alla lunga annoia (ma saranno mai stati sereni, ‘sti due? Stando a quel che ci viene mostrato, no, mai), i non-dialoghi costruiti alla ricerca del vero più vero (vedi, la scena del motel) non acchiappano e, a questo punto, a poco valgono le intense interpretazioni della Williams e di Gosling (ma quel giubbottino 80’s è stato riciclato in Come un tuono? Forse, ricordo male…).
Peccato.

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La strega / 27 Dicembre 2013 in Blue Valentine

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Temevo una storia d’amore, anzi ammore, di quelle che frantumano i maroni, o peggio, di quelle che ti possono indurre a passare sull’altra sponda (o dark side, fate vobis). In realtà di ammore qua ce n’è poco.
Il film è una storia di liberazione, in questo caso la liberazione del povero Gosling da una moglie che si approfitta della sua cotta (il classico colpo di fulmine) nei modi più assurdi, riuscendo a domarlo come un cagnolino. Del tipo:
1) lui non vuole sposarsi, ma si sposa.
2) lei è incinta di un altro
3) l’altro riempie di botte il povero Ryan
4) lui, a cena dai suoi (di lei), deve sopportare gli sguardi disgustati dei genitori, perché è un povero bifolco senza diploma e non può essere al livello della figlioletta aspirante medico (che in circa 7 anni ha avuto 25 partner sessuali diversi, ndr)
5) una volta sposati lei fa scappare il cane, il cane muore e il povero Ryan deve seppellirlo in giardino (solo per questo, non solo avrei divorziato all’istante, ma l’avrei presa a calci in c**o fino alla fine dei miei giorni)
6) lei non vuole più avere rapporti sessuali e lo fa sentire rifiutato come fosse l’ultima delle mierde (oh, ma l’hai visto o no che è Ryan Gosling???)
La figlia, ovviamente, è più affezionata a Ryan, ma rimane con la gelida e stronza madre.
Lieto fine: lui è libero.
Lacrime di disperazione, che diventeranno di gioia, non appena il nostro eroe capirà di essersi sbarazzato di una stron.za indescrivibile (ma questo avverrà a telecamere spente).
Dai, è successo a tutti di farsi stregare da qualcuno che non sappia amare davvero. No?
A me sì.
Buon film.

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