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Blue Ruin

/ 20136.753 voti

Thriller interessante / 14 Giugno 2017 in Blue Ruin

(Sei stelline e mezza)

Thriller interessante: alla luce di Green Room, noto che Saulnier ama rileggere con tocchi personali i capisaldi thrilling.
Se il tema della “vendetta dell’uomo tranquillo” è abbastanza frequente nel cinema di genere, Saulnier affronta in maniera affatto banale questo filone narrativo mostrando quanto il protagonista sia davvero “comune”: si tratta di un uomo con problemi comportamentali, incline all’alienazione, ma, per il resto, tolta la barba da vagabondo e rivestito con abiti (altrui) è un medioman perfetto, non troppo abile con le armi, dotato di un certo senso pratico.
Sulla lunga distanza, il film fa emergere il carattere ferino e selvatico della trama: la vendetta assume tratti primitivi legati al concetto di caccia e sopravvivenza. Notevole, in questo senso, la descrizione essenziale ma efficace del numeroso clan di cacciatori-delinquenti-omicidi, amorale e puntellato da un violento senso di appartenenza al gruppo.
Finale molto bello e decisamente valide le scene in cui il protagonista viene braccato all’interno delle case.

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16 Agosto 2013 in Blue Ruin

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

il barbone Dwight viene informato dalla polizia che l’assassino dei genitori dopo 20 anni di carcere viene rilasciato. Decide di ucciderlo con le sue stesse mani ma sangue chiama ancora sangue e la faida sembra non avere mai fine.
Film con pochi dialoghi ma niente affatto noioso, a noi italiani non dice nulla ma il protagonista è un attore anche comico che una volta “ripulito” può sembrare il collega o l’amico un pò sfigato ma che si rivela lucido nel voler compiere una precisa vendetta.
Violento e sanguinolento però il finale aperto lascia uno spiraglio di speranza.

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