10 Recensioni su

Black Panther

/ 20186.7259 voti

Carino / 1 Dicembre 2020 in Black Panther

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Il voto sarebbe un sei e mezzo.
Filmetto Marvel che si focalizza su Black Panther aka T’challa, nuovo re del Wakanda in seguito alla scomparsa di suo padre T’chaka nel corso degli eventi di Capitan America: Civil war.
La trama (abbastanza scolastica e poco originale, ma non per questo eccessivamente malvagia) verte principalmente sui temi dei figli che non devono farsi carico degli (insospettabili) errori dei padri e del desiderio di fratellanza e supporto della black community nel mondo, il tutto declinato in salsa superheroes.
Il film strizza sicuramente l’occhio alla componente afroamericana degli Stati Uniti caricandosi di sottintesi politicizzati e sociali che forse in un contesto simile suonano un filo forzati, o meglio io personalmente trovo abbastanza ingenua l’idea che i film di questo genere contribuiscano in modo decisivo al sovvertimento di pregiudizi o discriminazioni di sorta, ma tenendo conto degli incassi da record e dei premi conquistati bisogna ammettere, se non altro per onestà intellettuale, che di questi tempi di divisioni e rivendicazioni di stampo etnico la sua promessa di riscatto e rappresentanza dei supereroi neri (ma in realtà quasi tutto il cast è nero in questo film) è musica per le orecchie delle minoranze d’oltreoceano.
Non sono una critica quindi non mi arrogo il diritto di stabilire se si tratti di un film da Oscar (spoiler: ho qualche dubbio al riguardo), però la scenografia, la colonna sonora e i costumi in effetti sono molto suggestivi e omaggiano il patrimonio tribale e culturale del continente africano.
La fotografia è spettacolare, così come le ambientazioni.
T’Challa è stato ben adattato al media cinematografico dai fumetti degli Avengers: nella versione del compianto Chadwick Boseman il re è un supereroe agli albori della carriera, ancora svicolato dall’adesione al gruppo degli Avengers, inesperto e a tratti insicuro, per altri versi arrogantello, e nel complesso funziona e riprende bene il personaggio cartaceo (che non ho mai digerito granché); circondato da un gruppo di comprimari quasi esclusivamente femminile (e matriarcale nell’approccio), è controbilanciato dal cugino Killmonger, inaspettatamente proprio il ragazzino del flashback iniziale che negli anni si è trasformato in mercenario con chiare inclinazioni verso il serial killer sociopatico.
Il suo cinismo e il disprezzo per T’challa e tutto ciò che incarna è comprensibile ma non giustificabile, per cui, pur essendo forse il personaggio più riuscito della pellicola, alla fine si becca l’epilogo che merita (anche se non escludo che possa essere riciclato in futuri seguiti), mentre tra le donne più che Nakia (interpretata da un’ottima Lupita Nyong’o) o l’adolescente geniale Shuri (una quattordicenne sarebbe la mente dietro le migliori armi tecnologiche del paese più avanzato al mondo? Ma dai), emerge la dura ma retta Okoye, capace di non rispettare la legge pur di fare la cosa più giusta.
Insomma, un film Marvel che non si innalza molto dalla media della categoria, leggermente penalizzato da una cgi non memorabile e dai soliti inseguimenti interminabili, ma non è comunque un prodotto così mediocre come sento spesso dire.
Anzi, come stand-alone e primo film della Pantera è discreto.

Leggi tutto

Qualcuno vendichi Killmonger / 1 Giugno 2019 in Black Panther

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Questa è la triste storia di un giovane eroe, proveniente da un paese dell’Africa chiamato Wakanda. Il nostro eroe ha perso il padre, ed è deciso a combattere per ciò che è suo, il trono del Wakanda. Le leggi del Wakanda sostengono che può reclamare il trono chi ha sangue di re, e lui ne ha, e per ottenere ciò che gli spetta di diritto deve sconfiggere in un combattimento a corpo a corpo l’altro pretendente. Il Wakanda è un paese magico, finge di essere un paese del terzo mondo ma in realtà è in possesso di un avanzatissima tecnologia che permette di curare il cancro, le vertebre rotte e probabilmente potrebbero con quelle navicelle spaziali ipertecnologiche impedire la colonizzazione e lo sfruttamento di tutta l’africa.
Ma c’è del marcio in Wakanda. Infatti il regno è governato da un perfido sovrano che ha ucciso il fratello lasciando il suo povero figlioletto orfano per delle ragioni del tutto illogiche. Ora però è morto perché esiste una giustizia divina, e al suo posto gli è succeduto il figlio, un idiota beota che sa fare sì e no due espressioni in croce.
Il nostro principe Erik con la K però non ci stà. Come un novello Simba, dopo anni di assenza in cui è cresciuto nel ghetto nero è un tantino arrabbiato con lo zio e con il cugino. Però decide di scegliere la via giusta, uccide un trafficante d’armi e riporta il cadavere al Wakanda. I Wakandiani sono gente evoluta, così evoluta che alla vista del cadavere concedono a Erik di combattere con il cugino diversamente intelligente, per concorrere al ruolo che gli spetta, quello di re. Ed essendo un film disney, Erik vince, elimina il cugino e lo butta da una rupe.
Poi prende la decisione di aprire le porte del Wakanda, perché santa pazienza, abbiamo la cura per il cancro, perché dovremmo tenerla per noi?
Tuttavia c’è ancora del marcio in Wakanda. Il cugino dalla faccia espressiva come un divano comprato a prezzo pieno da poltrone sofà è sopravvissuto, ritorna, ed entrambi combattono con il potere della pantera nera. In una battaglia con degli effetti speciali talmente brutti che ho preferito fissare il muro che c’è dietro la mia televisione piuttosto che guardarli.
Il povero Erik rimane ferito. Potrebbero curarlo in un petosecondo. Ma preferisce morire da vero eroe qual’è. Mentre il cugino rimane sadicamente a guardarlo morire così, giusto perché aveva due minuti liberi rosicchiati dalla pausa dalla guerra civile. Poi boh apre i porti, ma senza il mio eroe, non aveva più senso questo film.
Da tutto questo ho capito che i wakandiani sono dei celebrolesi. Stato evoluto col vibranio e tutti i crismi, e poi sono ancora soggetti a una monarchia assoluta, eletta in base a chi tira le capocciate più forte. Vabbè, RIP Killmonger, insegna agli angeli a morire senza una valida ragione, dopo che avevi vinto la gara delle capocciate.

Leggi tutto

una pena politicamente corretta / 17 Febbraio 2019 in Black Panther

purtroppo la Disney e le principali major iniziano a mischiare troppo spesso la politica e le scelte ideologiche con la settima arte dura e pura. Una grande oscenità candidare questo film agli Oscar come miglior film, così come osannare un misero action movie o cinecomic che peraltro risulta il peggiore nella storia dei Marvel Studios.

Incredibilmente sopravvalutato / 7 Giugno 2018 in Black Panther

Un film incredibilmente sopravvalutato: una storia esile, elementare, priva di emozioni, con sottotrame che terminano in maniera brusca (si veda il modo in cui viene sommariamente abortita la missione di Nakia, o come finisce la storia del criminale Klaue); una costruzione delle scene spesso inetta, come il banalissimo inseguimento in auto, o i combattimenti quasi sempre poco leggibili (un problema che ultimamente sembra essere divenuto endemico); l’estetica poco originale, con la capitale wakandiana che assomiglia in modo sospetto a Shanghai; la filosofia politica francamente reazionaria (Wakanda non è esattamente una democrazia).
Si salvano parzialmente gli interpreti, in particolare quelli femminili, che tendono a dominare la scena: Danai Gurira rifà sostanzialmente il personaggio di Michonne di THe Walking Dead, solo più marziale, Letitia Wright è una Q in versione sorellina rompiscatole, e Lupita Nyong’o frastorna lo spettatore con la sua bellezza sconcertante, rendendolo per un attimo insensibile alle molte magagne del film.

Leggi tutto

Niente male! / 26 Aprile 2018 in Black Panther

Come film preparativo a in nuovo personaggio, il film è molto interessante e dà ottimi spunti per il prossimo sequel, ma anche per l’intero universo cinematico a cui sonoegati tutti personaggi!
E il prossimo film sarà Avengers – Infinity War e questo introduce un personaggio curioso, che di sicuro avrà un ruolo rilevante.
Ottimo l’inseguomento in auto!!!
Un bel 7,5… ci sta!

Leggi tutto

Black panther / 8 Aprile 2018 in Black Panther

La Marvel si butta anche essa sul “politically correct” tanto caro ad un’America così attaccata e caritatevole verso la diversità nelle sue dichiarazioni al mondo o industrie, quanto anacronistica nelle sue politiche. Interessante il dualismo familiare tra i protagonisti e la politica chiusa e protezionista declinata in maniera opposta all’attualità, ma non basta a coprire la storia fin troppo classica, l’assenza di tempi comici, ritmo e persino di climax sui momenti topici e la presenza di buoni spunti solo lanciati ma mai approfonditi. Un film sopravvalutato per ciò che voleva essere e per la sua politica più che per quello che è effettivamente

Leggi tutto

L’Eroe Nero / 3 Marzo 2018 in Black Panther

Il Nero è il tema principale e primordiale dell’opera. Cinefumetto, facente parte della terza fase degli Avengers nel Cinematic Universe capeggiato dal condottiero plurimiliardario Kevin Feige. Questo è sicuramente uno degli episodi più interessanti, il Wakanda è il riflesso che gli afro vorrebbero della loro Africa. Ricca, Potente e Rispettabile. Il film ha lo spessore adeguato per inviare un messaggio di questo tipo. Non va tanto secondo le linee degli altri film, ma è un successo ugualmente. Adesso lo rivediamo terzo capitolo degli Avengers, sperando che Chadwick Boseman sia sempre con lo stesso carisma da Re dell’Africa, che può fare la differenza.. anzi, l’ha già fatta… La Marvel è sempre troppo avanti. Sette e mezzo!

Leggi tutto

Il “Wonder Woman” dell’MCU / 27 Febbraio 2018 in Black Panther

Se siete in spasmodica attesa di Infinity War e pensate che questo film sia un pezzo fondamentale del puzzle, vi sbagliate. Lo potete saltare tranquillamente. Se lo avessi saputo prima mi sarei risparmiato due ore di noia, robe viste e riviste, e l’ovvio messaggio sociale che vuole veicolare, soprattutto nella prima scena nei titoli di coda. Mi ha ricordato Wonder Woman. L’uno, filmettino pro-donne; l’altro un film pro-neri.

In breve: è un film con una trama a sé stante e non aggiunge nulla che a mio avviso potrebbe influire nel futuro dell’MCU come, per intenderci, abbiano fatto Thor:Ragnarok oppure Dr. Strange.

Leggi tutto

Supereroe Africano / 26 Febbraio 2018 in Black Panther

Altro buon film tratto da un fumetto Marvel.
Il personaggio della Pantera Nera era già comparso in Captain America: Civil War e dopo un breve preambolo sulla storia del Wakanda e della nascita della Pantera Nera, si narrano gli eventi successivi a quel film.
T’Challa (un ottimo Chadwick Boseman) torna a casa dopo la morte del padre per essere incoronato re del Wakanda. Il Wakanda è una nazione iper-tecnologica grazie al giacimento di vibranio ma povera agli occhi del mondo per non suscitare troppa attenzione.
Interessante il mix tra supereroe e tradizione africana, con le danze e i rituali per l’elezione del nuovo re; belli i duelli per il trono tra T’Challa e il capo degli Jabari, e quello successivo con il nuovo pretendente.
Rispetto agli altri film Marvel forse manca di un poì di humour; anche se le scene con la sorellina tecnologica Shuri sono abbastanza carine con gli scambi di battute con il fratello. C’è azione ma anche riflessioni sul Wakanda e la sua possibile concessione delle conoscenze tecnologiche al resto del mondo (il dubbio tra esporsi e distribuire le proprie conoscenze oppure rimanere nascosti per evitare di attirare attenzioni indesiderate).
Ottimi anche i personaggi femminili, soprattutto Nakia (Lupita Nyong’o lanciata da “12 anni schiavo”) nei panni della “fidanzata” di T’Challa che però non vuole essere solo “regina” ma cercare di dare una mano alle persone più deboli; ma anche il capo delle guardie, Okoye, non è da meno.
Inutile sottolineare che è un film Marvel quindi solite due scene dopo i titoli di coda; una appena dopo i primi titoli e l’altra invece dopo gli ultimi titoli di coda (Stavolta la pazienza è utile perchè la scena è abbastanza significativa).
Nel resto del cast da citare Martin “Bilbo Baggins” Freeman nei panni dell’agente della Cia, Andy Serkis stavolta con la sua faccia è il balordo Ulysses Klaue, Angela Bassett è la regina Ramonda e Forest Whitaker è il consigliere Zuri.
Michael B. Jordan (Creed) è Erik Killmonger, di cui non svelo troppo; anche se è curioso che visto il nome che porta, la scena di bambini che giocano in un campetto da strada di basket.

Leggi tutto

Non attendere un film può dare piacevoli sorprese / 25 Febbraio 2018 in Black Panther

Da fan Marvel non potevo perdere questo capitolo, però non avevo tutta quella fregola di andarlo a vedere, non a caso l’ho visto con 10 giorni di ritardo dall’uscita. Durante la visione il film mi ha preso molto, ho visto una storia fatta bene e con un piccolo richiamo alla serie Agents Of Shield, ennesima dimostrazione di come l’universo cinematografico Marvel “passeggia” in coppia con le loro serie tv.

Leggi tutto
inserisci nuova citazione

Non ci sono citazioni.

Non ci sono voti.