Recensione su BlacKkKlansman

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BlacKkKlansman
Regia:

Utile, ma manicheo / 6 Ottobre 2018 in BlacKkKlansman

Bravo Spike, bella storia questa, ma sono rimasta perplessa. Le aspettative, che maledizione… Però, chissà che m’aspettavo esattamente dal nuovo film di Lee che questo film di Lee non mi ha dato.
L’ironia amara e cattiva, un po’ straniante, vista la situazione, c’è e c’è anche un buon lavoro di caratterizzazione del contesto. Soprattutto, Lee ottiene eccellenti risultati nel mostrare quanto la società americana non riesca a mettere da parte il “razzismo bianco” di ingiustificabile retaggio ancestrale, a fronte di rivendicazioni, conquiste, morti e presidenti neri. E mostra anche come, supportati e giustificati anche da individui come Trump, sia pericolosamente facile regredire ulteriormente.

Forse, quello che ha intiepidito il mio entusiasmo per il film è la consueta divisione manichea fra buoni e cattivi, con pochissimo spazio lasciato alle sfumature e agli interstizi in cui far evaporare gli eventuali dilemmi dei protagonisti. A un certo punto, per esempio, credevo che le origini ebraiche del personaggio di Driver avrebbero avuto un peso narrativo determinante, e invece…

Tendenzialmente, come da copione, in questa vicenda i razzisti sono stupidi, ignoranti, beoni, grossolanamente ripugnanti, stolidi e creduloni. Stallworth (John David Washington) e i suoi amici sono svegli, furbi, spiritosi e, sicuramente, fighi. Posto che la storia così com’è accaduta avesse in ballo esattamente questi elementi (non ho letto il libro da cui è tratta) e che il buon Spike abbia deciso di aderirvi al 100%, possibile -mi domando- che Lee non sia riuscito ad andare oltre, artisticamente parlando?
Insomma, BlackKklansman è un buon lavoro, tecnicamente ineccepibile, ma -a mio opinabile parere- pur tenendo desta a suo modo l’attenzione sulla questione (e fa benissimo, in questo momento storico!), mi pare che non aggiunga nessun particolare elemento di riflessione al dibattito sull’argomento.

9 commenti

  1. Mrs Pignon / 16 Ottobre 2018

    Il tuo punto di vista è giustificato, lo comprendo.
    Io mi sono detto cosa dovrebbe aggiungere Spike Lee? Nulla ormai è chiaro che c’è una parte dell’Amerika che non ne viene fuori, sono gretti dentro, ignoranti tous court, le sfumature; una volta le si poteva vedere, intravedere, capire ma oggi nel 2018 sarebbe didascalico. Hai visto l’ultimo film di Minervino “Louisiana” ecco se ci volesse ancora dei chiarimenti sul white trash, il film è esemplare. Resta che questo ultimo film di SL è un buon film niente più, siamo lontanissimi da “Fai la cosa giusta” .

    • Stefania / 16 Ottobre 2018

      @zaitochi: sì, visto! (mi è piaciuto, bravo Minervini 🙂 ) Il punto è proprio questo: se il contenuto è ormai chiaro e lampante, allora -secondo me- il film non aveva bisogno di essere così “didascalico”. O, meglio, non basta più essere tale. Evidentemente, Lee teneva a far vedere a più persone possibili una delle radici della situazione attuale ed è una cosa utile, ma… Citi Fa’ la cosa giusta: anche allora non è che certe cose non fossero note, almeno negli U.S.A., ma quel film è dirompente, spiazza, diverte e fa paura. Lee non è obbligato a raggiungere ancora quei vertici, ma, personalmente, visto anche il premio a Cannes, mi aspettavo chissà quali guizzi…

  2. Mrs Pignon / 16 Ottobre 2018

    Mi chiedo se SL ha letto qualche libro di Faulkner, ho sempre pensato che che lui è davvero arrabbiato con l’america bianca e non solo, anche con le altre minoranze. E non penso nemmeno che si sia mai occupato dei nativi. Lui è un nero americano arrabbiato ed arricchito, E uno di miei registi preferiti, ma da un pezzo che attendo un suo film, i premi ormai stanno diventando anacronistici.
    Ps: la musica è fantastica 😉

    • Stefania / 16 Ottobre 2018

      @zaitochi: sì, nei suoi confronti, credo di trovarmi in linea con te: il suo cinema mi piace, ma “da un pezzo attendo un suo film”.
      Della colonna sonora di questo film ho apprezzato abbastanza la selezione musicale, ma non il commento originale, ripetuto ad libitum in scene in cui non c’entrava neppure granché (secondo me, eh).
      Non ho capito la questione di Faulkner, scusa! Non ho mai letto niente di suo, a eccezione di un racconto, Un errore di chimica (contenuto in una vecchia e curiosissima raccolta Feltrinelli, La queentessenza di Ellery Queen 😀 ).

  3. Mrs Pignon / 16 Ottobre 2018

    Faulkner premio nobel di New Albany profondo sud bianco e razzista, uno scrittore che ho apprezzato per la densità e atmosfere dei racconti. Dove il KKK ha le sue tradizioni più profonde.
    Any way.
    Hai visto Lucky?

    • Stefania / 16 Ottobre 2018

      @zaitochi: il racconto di cui dicevo, allora, è perfettamente in linea 🙂 Quando lo lessi, mi dissi: “Dovrei approfondire questo autore”, ma non l’ho ancora fatto.
      Lucky: no! 🙁 Qui, è rimasto in sala solo per una settimana e non sono riuscita ad acchiapparlo.

  4. Mrs Pignon / 16 Ottobre 2018

    @Stefania no sono uno che ama consigliare letture , ma Santuario merita.
    Anche qui è durato poco, l’hanno dato qualche cineforum , ho visto in alcune rassegne. Io mi sono arrangiato 😉 questo fine settimana me lo guardo. Inglese sottotitolato

  5. Mrs Pignon / 16 Ottobre 2018

    @Stefania Certo con piacere 🙂

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