Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)
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Meglio del primo / 4 Febbraio 2023 in Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)

Birds of Prey è un film molto migliore del suo predecessore, Suicide Squad. Non che ci volesse molto: il secondo episodio evita quasi tutti i tempi morti, è curato più formalmente, ha una struttura più forte, e il personaggio di Harley Quinn è più sopportabile – anche se a tratti continua a dare sui nervi. Ci sono delle debolezze: i cattivi – compreso il Sionis di Ewan McGregor – non sono convincentissimi, Mary Elizabeth Winstead è clamorosamente sottoutilizzata, e l’interprete della ragazzina non mi sembra all’altezza della parte; c’è qualche violenza un po’ disturbante, l’umorismo non è sempre spumeggiante e la scena del combattimento al Booby Trap viene in gran parte sprecata. Ma l’inseguimento in moto e pattini a rotelle è divertente, e come inno all’empowerment femminile il film funziona piuttosto bene.

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fa rivalutare di gran lunga il primo suicide squad / 29 Agosto 2021 in Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)

purtroppo la solita superficialità nella trama ed il troppo affidarsi a musichette e rallenty producono la solita zuppa di supeeroine moderne made in DC Comics. Aridatece Will Smith e Killer Croc. Nota di merito per Black Mask… personaggio che poteva dare molto ma che invece è ridotto alla solita macchietta.

Harley Quinn è tornata / 7 Maggio 2021 in Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)

Film sul personaggio di Harley Quinn, già visto in Suicide Squad.
Harley Quinn (Margot Robbie) sta cercando di tirare avanti dopo la rottura con Joker; ma dopo che ufficializza
la separazione (a modo suo ovvero facendo esplodere il posto dove si erano conosciuti) scopre che molta gente la vuole morta. Dovrà allearsi con altre strane donne per riuscire a sopravvivere.
Buon film incentrato su Harley Quinn, non fatevi ingannare dal titolo le Birds of Prey (ovvero le altre donne) hanno relativamente poco spazio, la maggior parte della vicenda viene capitalizzata da Harley ed è uno dei punti di forza del film.
Anche se onestamente un po’ di spazio le altre lo avrebbero meritato: dalla Cacciatrice (Mary Elizabeth Winstead) ovvero Helena Bertinelli in cerca di vendetta contro chi ha ucciso la sua famiglia, a Black Canary (Jurnee Smollett-Bell) ovvero Dinah Lance dalla voce squillante (diciamo così, personaggio già visto nella serie Arrow).
Infine alla poliziotta Renee Montoya (Rosie Perez) ossessionata dal catturare Roman Sionis (Ewan McGregor). Le donne dovranno proteggere la giovane ladra Cassandra Cain che ha rubato qualcosa
desiderato da tutti.
Ottimo ritmo ma anche molta ironia, per chi ha visto Suicide Squad conosce il personaggio di Harley Quinn abbastanza pazzerello (beh, se stava con Joker…); Harley ha anche deciso di avere una iena come animale domestico.

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Si poteva e si doveva fare di meglio / 15 Marzo 2020 in Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)

Dopo Sucide Sqaud la DC c’è ricaduta di nuovo. Sicuramente Birds of Prey è uscito meglio di Suicide Squad ma non poi così tanto. Di nuovo abbiamo a che fare con voci narranti che ci spiegano chi sono i personaggi e una montagna di flashback affinché lo spettatore si senta il meno spaesato possibile. Ecco, se ci sono due cose che odio nei film sono proprio le voci narranti che ti spiegano costantemente cosa sta accadendo e perché e i flashback che ti spieghino chi sono i personaggi sullo schermo. E in Birds of Prey si abusa di questa tecnica narrativa. Il film è abbastanza frenetico, d’altronde dura appena 108 minuti, il film DC più breve uscito fino ad ora, ma nonostante questo può annoiare in alcuni punti. La DC aveva l’occasione di fare un film più serio, e con serio non intendo che Harley Quinn non debba fare l’arlecchino e allietare gli spettatori con battute ironiche, ma poteva uscire fuori un prodotto più profondo. Vedi Deadpool 2.

Voto: 6, ma solo per la bella, brava e simpatica Margot nei panni di Harley “fottutissima” Quinn, altrimenti sarebbe un 5.

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Impressione a caldo. / 14 Febbraio 2020 in Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)

La Warner, rinunciando a costruire il DCEU specularmente all’MCU risolleva la qualità dei propri film. In tal senso questo film si posiziona a metà tra dentro e fuori, lasciando ad una sola battuta l’adesione alla continuity dell’universo espanso.
Birds of Prey riesce dove Suicide Squad aveva decisamente fallito nel raccontare un “cattivo” (anzi, una “cattiva”) che nel dualismo “bene/male” ci appare “buono”, perché combatte qualcuno di ancor più cattivo. E in questo ricorda un po’ Deadpool.
Grazie al cielo questa volta non sono le sorti dell’umanità ad essere in pericolo, niente fine del mondo imminente. Ringrazio sentitamente.
Anche il tema femminista viene trattato in modo senz’altro meno banale rispetto a Wonder Woman (e anche rispetto alla Captain Marvel dell’MCU).
Da notare i chiari riferimenti a Tarantino, generalmente estranei al genere cinecomic.
Margot Robbie, che dell’orribile Suicide Squad era l’unica nota positiva, si conferma un’ottima Harley Quinn.
Buona la caratterizzazione delle comprimarie, anche se devo dire che il titolo in tal senso è fuorviante, perché il film tratta principalmente di Harley Quinn, che ne è anche la narratrice, ma resta il fatto che nessuna delle comprimarie sembra buttata lì per caso. Tuttavia avrei preferito che avessero dato più spazio al personaggio di Mary Elizabeth Winstead, le cui potenzialità non sono state espresse a dovere, secondo me.
Il risultato comunque è un buon film, che come dicevo allontana l’onta dei film mal riusciti firmati DC negli ultimi anni. Già in tal senso era stato molto buono il lavoro svolto su Shazam!. Quello che porta questi capitoli più recenti del DCEU a funzionare, secondo me è aver inserito, finalmente, più di un piano di lettura all’interno della storia. Ché va bene che è intrattenimento puro, però è anche carino quando un film racconta qualcosa, o almeno ci prova, che vada oltre “i buoni combattono i cattivi e salvano il mondo. Evviva”.
Un altro punto di forza sembra l’aver puntato sulla diversificazione; tra i film stessi che hanno stili un po’ differenti tra di loro, e rispetto all’MCU. E noi ci auguriamo che la Marvel, in tal senso, impari qualcosa dalla DC.
Chiaramente non esente da difetti, ma insomma… ci ricordiamo tutti Batman V Superman.

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