Recensione su Birdman o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza)

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Peregrinazioni di un cinepresa viva / 2 Marzo 2015 in Birdman o (L'imprevedibile virtù dell'ignoranza)

Per me una grande sorpresa. Fino a un certo punto addirittura grandiosa, diciamo approssimativamente i primi 40 minuti del film, durante i quali sentivo dentro di me di aver trovato qualcuno degno di riempire il tragico vuoto lasciato dall’immenso Altman. Non voglio assolutamente dire che quello di Iñárritu sia un calco del cinema altmaniano, sarebbe ingiusto nei confronti del regista messicano che ha indiscutibilmente un linguaggio cinematografico tutto suo. Voglio soltanto dire che questo bellissimo Birdman me ne ha ricordato la sfrontatezza, la libertà, la fantasia, quel gioco disinvolto e felice con il surreale. Oltre alla scelta di un soggetto carveriano (come per Short Cuts, 1993), ho notato alcuni richiami – ignoro se si tratti di tributi o miei castelli in aria – all’opera ultima del regista di Kansas City, cioè quello struggente “A Prairie Home Companion”, a partire dall’ambientazione dietro le quinte e l’inquieto vagare della telecamera tra pertugi e cunicoli a catturare un dialogo e poi un altro, tale che la cinepresa di Iñárritu sembra quasi un animale vivo, che bighellona qua e là annusando ogni possibile set. In questo senso, uno dei “marchi di fabbrica” del regista messicano è quello di “dimenticare” la telecamera, lasciando ferma una inquadratura anche quando i protagonisti sono ormai usciti dal campo (una versione del cosiddetto ‘campo vuoto’).
Per concludere le analogie con APHC, ho notato infine come il personaggio della bravissima Emma Stone risulti molto simile a quello di Lola Johnson, interpretato dalla bella dannata Lindsay Lohan.
Michael Keaton è in un ruolo cucito alla perfezione, nessun altro in nessun altra maniera avrebbe potuto essere più Birdman di lui; chissà, forse paradossalmente sono proprio panni così perfettamente aderenti a scoraggiare quelli dell’Academy. Edward Norton qui mi è piaciuto molto, nonostante io lo abbia sempre considerato uno degli attori più sopravvalutati di Hollywood. Magnifiche la Watts e la Riseborough.

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