What do you think of Yardbird? / 24 Settembre 2013 in Bird

Bellissima biografia romanzata del più grande sax alto della storia del jazz. Musicalmente trascinante, il film parte subito con i virtuosismi doc di Parker in Lester leaps in, esplode in uno dei mitici locali della 52ma con Koko in duetto con Dizzy Gillespie, raggiunge il culmine con il mitico fraseggio di Ornithology; insomma per chi ama il bebop qui c’è tanta, tanta roba.
Con buona pace dei sapientoni jazzofili che criticano l’asportazione chirurgica degli assoli di Bird, accompagnato in studio da musicisti contemporanei (niente folies originali di Max Roach alla batteria), scelta coraggiosa ma sensata di Eastwood, quantomeno inevitabile per scrostare i rumori di fondo. Un approccio “religioso” a Parker sarebbe stato deleterio per il film.
Ovviamente non c’è solo la buona musica in questo doloroso biopic. C’è tutta l’umana sofferenza di Parker, interpretato dal faccione buono di Whitaker, attore che non ti dice molto all’inizio, poi carbura e diventa gigantesco. Io annoto pure un bravissimo Samuel E. Wright nei panni del “genio e regolatezza” Dizzy Gillespie, un attore che oltre a dare la voce ai film Disney non ha fatto praticamente nient’altro.

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