HANKS / 28 Novembre 2021 in Finch

Se “originale” non è sinonimo di buono allora “Non originale” non significa brutto. E’ il caso di “Finch”, film di fantascienza che funziona nonostante mostri solo rimasticazioni senza il minimo guizzo innovativo.
“Finch” pesca da qualunque film di genere riuscendo nell’impresa di non scadere nel ridicolo. C’è “Humandroid” che incontra “Wall•E” che incrocia “a boy and his dog” che incidenta contro “cortocircuito” che s’intreccia con “Io sono leggenda” che ha visto “Mad Max” giocare a “The last of us” che al mercato mio padre comprò. Originalità non pervenuta. Eppure funziona. Come mai? La risposta è semplice e risponde al nome di Tom Hanks. Lui è l’unico attore in carne ed ossa e reggere l’intero peso del film sulle sue navigate spalle da star. Tolto lui il film crolla su stesso appiattendosi irrimediabilmente, passando da decente a mediocre. La sceneggiatura sembra essere stata buttata giù nell’arco di un pomeriggio senza troppa convinzione.

Va detto che visivamente è ben solido e registicamente, seppur non sbalorditivo, è ordinato.

Voto: 6,5

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