Bigfoot e i suoi amici

Non vedevo questo film dai tempi delle elementari (se non addirittura prima) conservandone un buon ricordo. Nel 2019, alla veneranda età di trentatré anni, me lo riguardo e incredibilmente mi è piaciuto di più di quanto ricordassi. La cosa davvero incredibile è che mi è piaciuto non perché ci fossero battute o situazioni che da bambino non potessi capire. Semplicemente perché veicola buoni sentimenti, emozioni genuine e commoventi indirizzate a tutti.

La storia è semplice e rodata. Una famiglia investe una creatura, se la porta a casa e cominciano i guai. Perché rodata? Perché negli anni ’80 ci sono decine di titoli intelaiati in questa maniera ma uno spicca per somiglianza ovvero “E.T. L’extraterrestre”. Bigfoot è una versione più piccola (non di stazza) e comica dell’alieno flaccido di Spielberg. E’ più o meno lo stesso film.

La regia è essenziale e funzionale al racconto. Il cast è ben assemblato con un John Lithgow ottimo come sempre. Ma la vera star è la creatura.

Non tutti sanno o ricordano che questo film si è portato a casa un meritatissimo oscar per miglior trucco. Il costume messo assieme da Rick Baker è a prova di bomba. Non si dubita mai di Harry il Bigfoot nemmeno nelle inquadrature più strette. L’espressività dell’amorevole uomo delle nevi è sbalorditiva e quegli occhi così carichi di umanità vi faranno sciogliere.

Se cercate un film divertente e per tutta la famiglia questo è il film che fa per voi.

Da Riscoprire.