Recensione su Biancaneve e il cacciatore

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Rovinati da Twilight / 18 Gennaio 2013 in Biancaneve e il cacciatore

Fra dialoghi inutili e al limite del credibile, scene filler per raggiungere la “dignità” di un lungometraggio e una trama che fa acqua da tutte le parti, c’era una volta la cosumata storia di Biancaneve-Stewart – degna icona del XXI secolo – che non fa che confermare i centinaia d’anni dello specchio evidentemente malfunzionante, perché la più bella del XX secolo (Theron) rimane tale. Competizione generazionale: Theron 100 – Stewart 0.
In un calderone di rimandi (credo, ahimè, perlopiù non voluti, e quindi ancor più fastidiosi) a Once Upon a Time, King Kong, Princess Mononoke, Come d’Incanto, Il castello errante di Howl, Harry Potter e Giovanna D’Arco, si alternano scene risibili, come il triangolo amoroso Cacciatore/Edwarddellasituazione e il povero William (che, a questo punto, sembra dover essere compreso nel contratto d’assunzione della Stewart), e le magistrali interpretazioni della Theron, purtroppo costipate dalla stragrande maggioranza delle scene in cui Biancaneve corre e ansima.
Spero davvero che qualche regista di buon cuore insegni al bel faccino della Stewart che un’interpretazione intensa non si misura sui gemiti da defecazione.
Le tre stelline sono comunque meritate per:
– Ravenna-Theron;
– Effetti speciali;
– Florence & the Machine
E vissero tutti emo e frustrati. Deja vu?

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