8 Recensioni su

Benvenuto Presidente!

/ 20136.1222 voti

non un granchè / 5 Maggio 2015 in Benvenuto Presidente!

non un granchè

Il voto sarebbe un 6.5 / 22 Aprile 2014 in Benvenuto Presidente!

Commedia simpatica che prende in giro la politica italiana senza, purtroppo, discostarsi molto dalla realtà. Funziona meglio la prima parte, con alcune situazioni simpatiche con Claudio Bisio, montanaro che diventa presidente della Repubblica. Meno bene nella seconda parte, in cui nasce anche una storia d’amore.
Bella Kasia Smutniak nei panni del vice segretario generale; buono anche il cast di contorno con i 3 irritanti politici (tra cui Beppe Fiorello) che riflettono purtroppo la realtà  politica italiana.
Insomma commedia carina ma che pensavo potesse essere più divertente o più caustica, invece si mantiene sui soliti standard delle ultime commedie italiane.

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Sarebbe riuscita se.. / 20 Dicembre 2013 in Benvenuto Presidente!

Questa commedia sarebbe deliziosa se non riguardasse la politica italiana. La storia di un uomo semplice che sale al potere e irrompe i rigidi schemi. Mi sembra un richiamo alle ragazze goffe che poi divengono principesse, film tipicamente americani con finale “tutti felici e contenti”. Ma qui da noi non c’é niente da ridere.

2 Settembre 2013 in Benvenuto Presidente!

A volte divertente…
A volte noioso e lento…
A volte molto retorico e banale…
Giuseppe Garibaldi Presidente della Repubblica! Ma tutto non va come dovrebbe.
Troppo pulitino… E troppo ingenuo.
Alla fine grandissima la musica di Janis Joplin (Bellissima!!!http://www.youtube.com/watch?v=eDIaDS9HhMw&list=TLONCYkAhDNx0
) ma alla fine è noioso e ridicolo…
“Tutto quello che fai torna sempre indietro”
Bocciato!
Ad maiora!

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Grande Presidente! / 11 Agosto 2013 in Benvenuto Presidente!

Bisio si cala in un ottimo personaggio che al giorno d’oggi è a dir poco “raro”: umano, corretto, leale e ironico. Persone introvabili, appunto…e per un puro caso si ritrova presidente della Repubblica! Ovvio dire che con l’Italia che corre il disastro è assicurato! Il regista ci offre uno spaccato molto realistico dell’italiano, tra mafia, corruzione e illegalità, con un cast variegato e anche bravino. In qualche cadenza eccede nell’irreale ma si ride di gusto e simpaticamente, cosa difficile per un film italiano al giorno d’oggi… 7!

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15 Aprile 2013 in Benvenuto Presidente!

Scene spassose, al limite del surreale.
Ma nemmeno troppo…
Vi dirò…Bisio come presidente della repubblica non mi dispiacerebbe affatto.

3 Aprile 2013 in Benvenuto Presidente!

Ovviamente la storia è irreale eppure per certi versi è molto veritiero. Purtroppo.
6 e mezzo

26 Marzo 2013 in Benvenuto Presidente!

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Finalmente un film italiano che fa ridere sul serio, grazie a Claudio Bisio ovviamente.
Il film va visto più come una favola che come una tragica rappresentazione dei vizi dell’italica politica – o forse sarebbe meglio dire allegoria – ma funziona sempre pur con qualche difettuccio.
I parlamentari non riescono a trovare un accordo sul nome del nuovo presidente e decidono di votare un nome a caso: Giuseppe Garibaldi. Purtroppo la legge vuole che il presidente può essere scelto tra tutti i cittadini, non necessariamente tra i parlamentari quindi un Giuseppe Garibaldi esiste ed è un bibliotecario del nord.
Impaurito dall’alta carica vorrebbe rinunciare ma per dispetto ai parlamentari già pronti a festeggiare decide di “rinunciare alla rinuncia”.
Meno aggressivo dei grillini ma pur sempre “onesto” cerca di portare aria nuova all’impolverato protocollo del Quirinale e nonostante problemi e opposizioni qualche risultato positivo lo ottiene.
Si troverà purtroppo ad un bivio: essere onesto fino in fondo e accusare giustamente chi ama oppure insabbiare le accuse nei loro confronti e comportarsi come i parlamentari senza scrupoli. Riesce ad uscirne a testa alta e addirittura verrà scelto per un nuovo incarico molto più importante.
Bisio a qualcuno potrebbe sembrare “solo” un clown ma a differenza di altri non vola alto anzi tiene i piedi ben piantati a terra e riesce a parlare di problemi concreti come l’onestà la povertà e la malattia senza che queste diventino cose astratte. Anche la prevedibile demagogia non sembra esagerata e fuori luogo come in una pellicola dello scorso anno. La morale mi sembra semplice: al di là di tutti gli intrallazzi dietro le quinte del Parlamento siamo noi cittadini che possiamo fare qualche cosa di concreto e di utile e non aspettare che siano sempre gli altri a farlo.

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