Recensione su Benvenuti a Marwen

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Il voto sarebbe un 6.5 / 3 Ottobre 2019 in Benvenuti a Marwen

Discreto film basato sulla vera storia dell’artista e fotografo Mark Hogancamp.
Mark Hogancamp (Steve Carell) dopo una violenta aggressione omofoba in un bar da parte di cinque uomini, ha perso la memoria precedente al pestaggio. Per risollevarsi dal trauma, costruisce un villaggio di bambole ambientato nella seconda guerra mondiale in una immaginaria città belga.
Molte delle avventure che Mark ricostruisce con le bambole si basano sui fatti della sua vita; come ad esempio l’aggressione subita che infatti non viene mai mostrata realmente ma vista attraverso “il mondo immaginario” con i nazisti al posto degli aggressori. Nella finzione Mark (Howie il suo alter ego) è spalleggiato da varie donne che sono ricalcate sulle vere donne che lo circondano (dalla fisioterapista, alla commessa del negozio, all’attrice preferita). Prima parte interessante e anche abbastanza avvincente, si perde un po’ nella seconda parte in cui cala il ritmo e dopo l’originalità iniziale, anche il villaggio di Marwen (il nome deriva dall’unione di Mark e Wendy, la collega) perde qualche colpo.
Il film rimane comunque abbastanza interessante per come Mark reagisce al trauma con la sua compagnia di Bambole.
Nel cast da citare Leslie Mann nei panni di Nicol (la nuova vicina), Diane Kruger è Deja (la “strega” che tormenta Howie, si capirà poi successivamente chi/cosa simboleggia), Eiza Gonzalez (vista in Baby Driver e Hobbs & Shaw) è la collega Caralala.

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