Recensione su Bella di giorno

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21 Giugno 2012

La storia è da Madame Bovary evoluta, del XX secolo. Il comportamento biasimevole di Severine viene giustificato in alcuni spezzoni che il regista dedica alla sua infanzia, in cui probabilmente aveva subito delle sevizie. La trama si mescola sovente al resoconto onirico, in cui Severine tenta inconsciamente di espiare le sue colpe.
Un film che sobilla malumori viscerali anche nei non bigotti, per i paradossi che si porta dietro, legati alla personalità di Severine. Rifiutato dal festival di Cannes, vinse il Leone d’Oro a Venezia.

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