8 Recensioni su

Before Midnight

/ 20137.0168 voti

Trilogia conclusa! / 9 Gennaio 2021 in Before Midnight

Gli altri due film erano molto più romantici e ben diretti. Ma quest’ultimo capitolo è troppo “riempito” di chiacchiere inutili e la storia si rende interessante da qualche decina di minuti dalla fine.
E il finale è toccante.
Purtroppo peró questa terza pellicola di Linklater si becca la mediocrità.
5/10.

Incrinatura di una trilogia dell’amore / 18 Settembre 2018 in Before Midnight

L’ultimo capitolo della trilogia che mette al centro la storia d’amore tra Jesse e Céline è il meno convincente. Il lungo dialogo nella camera da letto dell’albergo, interminabile sequenza conclusiva, pecca di presunzione; troppi concetti rendono un litigio amoroso surreale e inconsistente. La solità verbosità del personaggio della Delpy, fresca e travolgente nella giovinezza, molto convincente nelle nevrosi da trentenne, qui diventa pesante monologo. Hawke sembra una canna scossa dal vento impetuoso della compagna, ma così racchiuso in un angolo perde quel fascino poetico che neanche il finale un po’ conciliante sembra poter ristabilire.

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. / 23 Febbraio 2017 in Before Midnight

Se questo è il capitolo conclusivo io non sono d’accordo: la storia di Jesse e Cèline potrebbe continuare all’infinito, perchè 3 volte su 3 ho assistito allo srotolarsi di una vicenda che definire semplice è poco ma che in tutte le occasioni mi ha totalmente affascinata. Con questo terzo capitolo la logorrea dei protagonisti raggiunge nuovi picchi meravigliosi e col passare degli anni e il raggiungimento di una diversa maturità i temi diventano diversi, c’è più cinismo e stanchezza nei loro discorsi e vite, ma la costruzione dei dialoghi rimane sopraffina e la prova recitativa dei due, qui meno eterea e più violenta, non risente nessun colpo. Inizialmente più “aperto” dei precedenti, con dialoghi collettivi che vanno oltre quelli della coppia, verso metà ritorna sui classici binari, ossia Jesse e Cèline che parlano di tutto con il loro solito realismo, fino all’esplosione finale, così controllata nel suo caos, quasi scioccante ma una goduria da vedere e sentire. Finale “tradizionale”, garanzia di bellezza per una delle storie sentimentali più piacevoli e sincere che abbia mai visto.

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17 Marzo 2014 in Before Midnight

Richard Linklater è forse uno dei cineasti americani più innovativi e al contempo più tradizionali che ci siano. In attesa di vedere il suo progetto Boyhood, la cui lavorazione è durata qualcosa come 12 anni, Linklater propone il terzo capitolo della saga di Jesse e Celine, i due ragazzi che hanno vissuto un’intensa notte a Vienna nel 1994, si sono reicontrati a Parigi dopo 9 anni e che ora, dopo altri 9 anni, vivono insieme.
Il primo capitolo è sicuramente indimenticabile, una delle storie d’amore più fresche, sincere e naturali che siano mai passate al cinema. Viene da chiedersi perchè dargli due seguiti. E la risposta è nella ricerca del realismo di Linklater.
Propinare la solita commedia in cui due si trovano, si lasciano e si rimettono insieme, in un valzer scontato di battute, lacrime e sorrisi è pedante e si è già visto troppo. Inoltre, in film del genere gli “attori” non crescono, non maturano, non cambiano.
Tutti e tre i film hanno una solida impalcatura che si basa sul dialogo più che sull’azione. Sono gli scambi tra Jesse e Celine a rendere bello il film. Ascoltare le loro riflessioni e il modo in cui matura il loro ragionamento è ciò che è conta, che è bello e che è vero.
Non c’è retorica, neanche nel terzo capitolo, che sa più di malinconia, che dà la sensazione che da Vienna siano passati 20 secoli e non 20 anni. Che la giovinezza spensierata di Prima dell’alba sia andata, sostituita da un concetto d’amore diverso, ma che in qualche modo, seppur meno romantico, sia destinato a durare per sempre.
Concetti già sentiti? forse…Ma esposti in maniera intelligente, convincente…come se ci trovassimo a guardare una coppia qualunque nel momento in cui affronti una crisi matrimoniale.
La storia di Jesse e Celine è una delle più belle che il cinema abbia mai raccontato perchè è una delle più autentiche. Anche con due seguiti…

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Amore romantico / 1 Marzo 2014 in Before Midnight

Non ho visto i due precedenti capitoli di questa sorta di “trilogia dell’amore” creata da Richard Linklater. Confesso in realtà di essermi approcciato a questo film senza un minimo di informazione, di averlo visto quasi un po’ per caso. Ma cercherò sicuramente di recuperare i due film che compongono il terzetto definitivo.
Mi ha positivamente stupito. I personaggi sono caratterizzati davvero bene, realistici ma per nulla banali. I dialoghi, cuore pulsante dell’opera, sono brillanti e arguti. Merito sicuramente degli interpreti, che li fanno apparire estremamente naturali.
La telecamera, complici le sequenze molto lunghe, si veste letteralmente da passante che osserva la vicenda. In maniera distaccata, ma allo stesso tempo coinvolta.

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Bello ma pesante in alcuni momenti / 20 Febbraio 2014 in Before Midnight

Non ho visto il resto della trilogia … ma questo è troppo incentrato su di loro ..ed in alcuni momenti perde di spirito !

2 Gennaio 2014 in Before Midnight

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Altri 10 anni dopo, terzo capitolo di questa trilogia, scritta dal regista insieme alla coppia di attori protagonisti, che così tanto piace alle donne intellettuali, chic o entrambe le cose, anche a quelle auto presunte tali. Jesse e Celine sono sposati con figli/e, in vacanza con amici in isole fighe del Peloponneso. Estate, sole, colore caldo. Fastidio iniziale, fastidiosi tutti nel loro scenario idilliaco, vacanze di settimane e tutti, eccerto, in questa campagna costiera e compagnia, poliglotti, pure il meccanico, tutti, almeno tre lingue. Perché siamo tutti cosmopoliti no? E quella nostalgia americana (tipo Woody Allen) per gli sfondi e scenari europei, quelli che loro non hanno, il mediterraneo e la storia antica. E stiamo così bene, al sole del Peloponneso, nella nostra antica villa sul mare, cibandoci dell’orto bio e sticazzi dove li mettiamo? Solo voi però, me**e, fastidiosa perché loro non ce l’hanno, quindi se la comprano. Doveroso momento acredine antiplutocratica U_U
Comunque, è questa l’ennesima occasione per accompagnare i due nello spazio di una intera giornata, quella dell’ultimo giorno di vacanza, quando ovviamente si tireranno somme. Non troppo credibile anche il fatto che questi, dopo 10 anni che convivono, comincino a trovare all’improvviso questo e quel difetto, proprio in quel momento, tutto a favore di camera, ma vabbè. I 10 anni prima che avete fatto scusa? La realtà è che i dialoghi vincono su tutto e sono curati-rifiniti-cesellati abbbbomba, sono interminabili e brillanti e teatrali eppure umani, verbosi ma arguti; riescono a tenere solo loro due per una ventina di minuti stando in macchina e senza dire nemmeno troppo, io neanche me ne accorgo. Se non fossero tutti così cool, sembrerebbe quasi vita vera; così come ai bordi della perfezione sono i personaggi di lui e di lei, di cui trovo sia quasi obbligatorio innamorarsi a ogni film. Perché sono smart, simpa, autoironici, intelligenti, seri, pagliacci, tutto e tutto insieme. Alcune cadute banali nei bisticci del binomio maschio/femmina, ma alla fine l’argomento quello è, e certe tappe sono obbligate.
La morale non c’è, perché alla fine quel che si vuol mostrare di J e C è proprio la loro imperfezione, o chiamala umanità o whatever, la fatica nel comprendersi e la possibilità del continuo rinnovamento di quello che ancora li lega.
Ciò detto, meno male che ne esce solo uno ogni 10 anni, o sarebbe una macchina da guerra.

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5 Ottobre 2013 in Before Midnight

Ogni 9 anni Linklater torna ad aggiornarci sulla vita di Jesse e Celine. Una notte di vacanza greca fa da sfondo ad un duro confronto tra i due su quale direzione debba prendere la loro relazione. Incontrare nuovamente i due personaggi introdotti nel 1995 e poi rivisti nel 2004 è sempre un’emozione e come nei precedenti episodi il regista costruisce un vero gioiellino in cui misura sapientemente i ritmi dei dialoghi e i soliti Julie Delply (da oscar) ed Ethan Hawke forniscono una prova attoriale mostruosa a dire poco. Appuntamento al 2022?

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