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La battaglia dei sessi

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Lo sport è anche donna / 17 Novembre 2018 in La battaglia dei sessi

In questo film la parte più interessata è concentrata sulla battaglia d’uguaglianza fra donna e uomo. Il protagonista dimostra un’ innata insensibilità verso la donna perché la considera solo come una casalinga e procreatrice di figli. Invece no è stato dimostrato che la donna può eccelere anche nel sport. La dimostrazione più grande è data dalla sua antagonista che lo distrugge psicologicamente e rappresenta il tennista come solo un maschilista e propenso solo al gioco azzardo. Grande coraggio della donna che porta in alto il nome delle donne da quel momento in poi fino adesso anche per battaglie più importanti. Top gun?

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Il voto sarebbe un 6.5 / 21 Agosto 2018 in La battaglia dei sessi

Il tennis è uno sport abbastanza ignorato dal cinema (Wimbledon e Match point le uniche due pellicole che mi vengono in mente) e poi nel giro di pochi mesi escono due film su questa disciplina: l’ottimo Borg McEnroe e questa pellicola.
Però “La battaglia dei sessi” non è solo un film sul tennis ma si occupa soprattutto di femminismo con la campionessa Billie Jean King (Emma Stone imbruttita per l’occasione) che si batte per cercare di ottenere montepremi più equilibrati tra maschi e femmine.
Poteva essere fatta una premessa su come era gestito il tennis nel 1973, anno di ambientazione del film. Infatti è proprio in quell’anno che le tenniste si separano dalla federazione americana, creando una lega a parte: la Wta che esiste tuttora. E proprio in questi tempi, l’ex campione di tennis Bobby Riggs (un poco riconoscibile Steve Carell), sbruffone e maschilista sfiderà le migliori tenniste perché non le ritiene all’altezza dei maschi. Prima Margareth Court e poi Billie Jean King in un incontro che è rimasto nella storia.
Il film, per me, si sofferma un po’ troppo sulla storia omosessuale di Billie Jean, al tempo sposata con Larry King, con la parrucchiera Marilyn (Andrea Riseborough). Marilyn in realtà era la sua segretaria e Billie Jean ha poi ammesso la storia solo 10 anni dopo; mi sembra strano dedicarle tutto quello spazio nel film.
Simpatica e antipatica al tempo stesso la preparazione all’incontro; da una parte Bobby Riggs che fa il buffone, sfottendo le donne con atteggiamenti abbastanza maschilisti e antipatici, dall’altra la “professionista” Billie Jean che si allena per il match.
Insomma un film discreto che forse poteva essere reso migliore; nel resto del cast da citare Sarah Silverman nei panni di Gladys (una sorte di manager delle tenniste), Bill Pullman è il maschilista Jack Kramer (il responsabile del circuito di tennis), Alan Cumming è Ted (lo stilista delle tenniste). Da citare anche Eric Christian Olsen visto in Ncis Los Angeles nei panni dell’amico/consigliere/allenatore di Bobby Riggs.

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Confezione gradevole / 8 Maggio 2018 in La battaglia dei sessi

Bella confezione e bravi interpreti, per un film edificante ma convenzionale sull’affermazione della parità dei sessi e dei diritti personali.

Stando al confronto con le immagini di repertorio, Carell è perfetto nel ruolo di Briggs e modula davvero bene la simpantipatia (!) del personaggio. Al suo secondo biopic sportivo, dopo la prova disturbante di Foxcathcer, dimostra di non temere i ruoli controversi e, qui, può giocare anche la carta del volpone che strappa i sorrisi.
Dal canto suo, la Stone non è la copia perfetta della King, ma offre una buona prova artistica, alternando con efficacia la sicurezza dell’atleta sul campo e le titubanze della donna in ambito privato.

Nel complesso, un film gradevole, una storia interessante, ma niente di più.

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