Recensione su Batman Begins

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Altro che Tim Burton / 13 Settembre 2014 in Batman Begins

Ci avevano provato Burton e Keaton, ma questo lavoro è semplicemente fantastico. Batman Begins riparte dalle origini di Bruce Wayne, l’infanzia, la morte dei genitori, l’esilio, la rabbia interiore, il desiderio di vendetta, Batman. Nolan si conferma uno dei migliori, se non il migliore, tra i registri contemporanei. Centra in pieno la personalità di Batman/Bruce, scene pazzesche, atmosfera cupa come, gran bel film.

8 commenti

  1. Stefania / 13 Settembre 2014

    Ueh ueh ueh, come “altro che Tim Burton”? 😀
    La filosofia narrativa che sta alla base dei due progetti è diversa: Burton ha ripreso, alla sua maniera, il filone “fumettoso” di Batman, svecchiando l’Uomo Pipistrello dei telefilm degli anni Sessanta, pur mantenendone, di fondo, l’aspetto da comic strips (vedi, il Joker, per esempio, con tutte le inquietudini del caso, comunque), mentre Nolan ha preferito sviluppare il lato letteralmente umano del personaggio, il suo è il Cavaliere Oscuro d’impronta milleriana. Solo per questo, secondo me, i due lavori non sono paragonabili. Detto questo, cioè escludendo il confronto, il primo (ma anche il secondo!) lavoro di Burton è, a parer mio, notevole (e non sono una fan sfegatata del regista che, anzi, spesso critico severamente). Quello di Nolan, come posso dire, si prende troppo sul serio per i miei gusti e, della sua trilogia, forse, il film che ho apprezzato di più è il secondo.
    (ouh, ultimamente, non faccio che partecipare a belle discussioni dove si parla di impianti filologici differenti, nei confronti tra libri e film e, soprattutto, tra titoli originali e remake: forse, ci sono troppi rifacimenti cinematografici, in giro 😀 )

    • sickboy / 13 Settembre 2014

      Esatto, a parer tuo! Secondo me le opere di Burton sono di livello mediocre, da 6 diciamo. Non mi è piaciuto nulla dei Batman di Tim Burton, colonna sonora, interpretazione degli attori (adoro Nicholson ma il joker di Heath Ledger è superiore secondo me), sceneggiatura, atmosfera. In più non amo particolarmente, anzi, lo stile grottesco di Burton.

  2. inchiostro nero / 15 Settembre 2014

    Premettendo che si tratta pur sempre di pareri.
    Paragonando l’impronta di due diversi registi, e quindi di visioni diametricalmente opposte, si tende a decontestualizzarne il ”prodotto”, che in questo caso, si prefigura come identità ben distinta, in quanto rappresentata anni orsono nei fumetti.
    Burton e Danny Elfman ( ognuno con le proprie peculiarità) hanno creato un ”mondo”, una Gotham lontana da ogni caratterizzazione urbana, infondendo al personaggio un’aura fumettistica, che Nolan, invece, ha ”umanizzato”, rendendo non cupa ( sempre a mio parere) l’atmosfera, ma austera.

  3. Bisturi / 15 Settembre 2014

    Sono diversi gli stili, è diversa la visione, è diversa la messa in scena. Burton ha fatto un fumetto di classe, un mondo nel quale tutto è possibile, si ha subito l’impressione di essere dentro una fiaba dark con personaggi solo apparentemente realisitici e situazioni paradassali, ma ottimamente girate.
    Nolan ha relizzato un film che vuole avere la presunzione di essere reale, ha il chiaro intento “spocchioso” di imporre il personaggio quasi come una realtà. Ma se “Batman” è un fumetto, un eroe mascherato, come si può anche solo avere la presunzione di prendersi così sul serio come ha fatto il buon Nolan? Che pure ha girato due buoni film (il 1° e il 2°, il 3° è inutile). Nolan ha preso un attore muscoloso, lo ha ipertecnologizzato e via, stile “Die Hard”, esplosioni, distruzione di massa ecc. Tim Burton ha chiaramente scelto la poesia, con un Micheal Keaton stralunato, ferito, quasi schizzofrenico ma estremamente delicato. E poi solo l’inizio di “Batman Il Ritorno” con i due genitori che abbandonano nelle fogne il loro piccolo che poi sarebbe diventato il Pinguino vale tutti e tre i Batman di Nolan. Poi, come dicono tutti i democristiani, de gustibus! 😉

  4. Sgannix / 16 Settembre 2014

    D’accordissimo, solo l’inizio di “Batman il Ritorno” e la fine con la morte del Pinguino valgono probabilmente la trilogia di Nolan, sono pura poesia.
    Guardando la trilogia Nolaniana secondo me il vero punto a sfavore sono i cattivi, verissimo che il Joker di Ledger è fantastico e per certi versi migliore di quello di Nicholson, però tutti e tre gli antagonisti sono identici. Praticamente sono dei terroristi, niente di più.
    Però son d’accordo con Stefania, sono due approcci così diversi che non meriterebbero un paragone, sono tutti film godibili (tranne forse l’ultimo di Nolan).

  5. sickboy / 16 Settembre 2014

    Probabilmente Nolan è tutto tranne “presuntuoso”, “spocchioso”. Penso che solo Memento valga tutta la filmografia di Burton. Ma qui parliamo di Batman, Bale supera nettamente Keaton in tutti gli aspetti. Entrambi i registi sono rimasti sulla loro linea, Burton ha continuato e continuerà sempre a fare lo stesso film grottesco, assurdo, con personaggi emarginati socialmente, cambiando il nome del film di volta in volta, ma il punto è sempre quello. Nolan è un’artista, l’atmosfera di Begins e del Cavaliere oscuro sono da pelle d’oca. Poi non sono d’accordo sul fatto che non si possano paragonare, si DEVONO paragonare. Non stiamo paragonando un libro e un film, un’opera teatrale e un film, il pane e l’acqua. Stiamo paragonando due film sullo stesso soggetto, poi possiamo dire che siano impostati diversamente, d’accordissimo su questo. Se chiedessi ad ognuno di voi qual è il vostro film su Batman che preferite non potreste rispondermi “non si possono paragonare”. Alla fine rimaniamo della nostra idea, io non ho mai amato Burton, in nessun film, continuerò a preferire la scena dell’esplosione dell’ospedale nel Cavaliere oscuro a tutta la filmografia del caro Tim.

    • Bisturi / 16 Settembre 2014

      “Memento” credo sia il miglior film di Nolan, ottimo cinema, anche meglio di “The Prestige”. Ma sui Batman per me c’è un abisso fra la visione spaccatutto di Nolan, il quale ripeto ha dato vita a due buoni film, il 1° e il 2°, e la visione giustamente fumettistica, visionaria e poetica di Burton. Ma è logico che ognuno rimanga della propria idea, bisogna avere idee differenti e contrasanti, altrimenti non potrebbe aver luogo nessun dibattito.

  6. sickboy / 16 Settembre 2014

    Concordo con l’ultimo punto, ognuno ha la sua idea ed è giusto che la difenda. Se la pensassimo tutti allo stesso modo sarebbe tutto più noioso.

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