Recensione su Batman & Robin

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no titolo / 3 Agosto 2020 in Batman & Robin

Dispiace per la recente morte di Joel Schumacher, che ha diretto alcuni bei film, alcuni molti brutti e – soprattutto – i due capitoli che hanno affossato la saga di Batman degli anni 90 (FLAGELLOOOO!), così camp, insensati e scritti male, ma anche divertenti (tra l’altro la fotografia mi è sempre piaciuta) e che riguardo ancora con tanto affetto, e soprattutto che ci hanno regalato i bat-capezzoli (ma anche il bat-pacco e le bat-chiappe).

Ora va’ e insegna agli angeli a surfare sugli sportelli di qualunque cosa fosse il veicolo volante usato da Mr. Freeze, come hai fatto con Batman e Robin.

5 commenti

  1. Stefania / 3 Agosto 2020

    I film di Batman di Schumacher, per me, hanno validità solo se considerati come una specie di estensione del telefilm pop degli anni Sessanta (di cui riprendono, ben più del primo Batman di Tim Burton, le inquadrature sghembe e l’amore per le maschere esagerate, i cromatismi e, secondo me, anche lo stile della fotografia che ti piace). I bat capezzoli di George, in tutta questa ipertrofia estetica, hanno un loro perché.

  2. Stefania / 4 Agosto 2020

    Ecco, no, con Howard, non ce la faccio XD
    Lo stavo riguardando proprio ieri sera, in tv (ho cambiato canale al primo stacco pubblicitario), e ho avuto conferma del fatto che quel film mi ha sempre dato disagio fisico. Insomma, si capisce che, dentro il papero, c’è un nano, il che mi ha sempre turbato (quanto la sua coda eccitata). Poi, ieri, ho rivisto la papera con le tette e ho ricordato la mia perplessità fanciullesca, io che, all’epoca, ero abituata a papere da cartoon d’altra forma, cioè senza attributi sessuali. Insomma, troppo disagio. Ho già detto disagio?

    • Onde Ctonie / 4 Agosto 2020

      Però è un film talmente assurdo che non riesco a non amarlo (questo è perché io ho un umorismo… non so spiegartelo). Come abbiano anche solo potuto pensare che un nano con la maschera da papero potesse funzionare io non me lo spiego proprio. Io lo adoro. Ma perché l’unico spirito con cui bisognerebbe guardarlo è quello, ti metti lì divertito e pensi “here we go, accazzodicane”. E ad essere onesto è lo stesso spirito con cui ormai guardo Batman e Robin, perché se lo guardi con uno spirito troppo serio… insomma…

      • Stefania / 5 Agosto 2020

        @Cristiano_LoPresti: boh, io avevo tipo 9 anni quando ho visto Howard per la prima volta, quindi figurati se non ero aperta a tutti gli A.C.D.C. possibili. Eppure, il nano con il codino eccitato in tenera età non l’ho lasciato passare. Va a sapere.

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