Bastille Day - Il colpo del secolo
/ 20165.828 votiAlla vigilia della festa nazionale francese, che cade il 14 luglio, in ricordo della presa della Bastiglia durante la Rivoluzione Francese del 1789, Zoe, giovane francese, è intenzionata a far esplodere una bomba, ma, all'ultimo momento, si rifiuta di fare una strage di innocenti. La borsa con l'ordigno, però, le viene rubata da Michael, un giovane borseggiatore americano che ignora la presenza dell'esplosivo.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: Bastille Day
Attori principali: Idris Elba, Richard Madden, Charlotte Le Bon, Kelly Reilly, José Garcia, Anatol Yusef, Ériq Ebouaney, Alex Fondja, Arieh Worthalter, Thierry Godard, Vincent Londez, Stéphane Caillard, Mohamed Makhtoumi, Théo Costa-Marini, Jérôme Gaspard, Ismaël Sy Savané, Ines Boughanmi, Jorge Leon Martinez, Valeria Ragonese, Tugba Tirpan, Mostra tutti
Regia: James Watkins
Sceneggiatura/Autore: James Watkins, Andrew Baldwin
Colonna sonora: Alex Heffes
Fotografia: Tim Maurice-Jones
Costumi: Claire Chanat, Guy Speranza
Produttore: Steve Golin, Philippe Rousselet, Michael Dreyer, Guy Stodel, David Kanter, Fabrice Gianfermi, Olivier Courson, Ron Halpern, Dan MacRae, Bard Dorros
Produzione: Francia, Usa
Genere: Azione
Durata: 92 minuti
Dove vedere in streaming Bastille Day - Il colpo del secolo
La solita propaganda a favore del sistema, la solita inversione arcontica (la C.I.A. che sventa gli attacchi islamici, come no!), il tutto condito da frusti luoghi comuni del sottogenere d’azione. Mai l’azione fu più statica.
Questo è da sempre il genere di film che preferisco! Certo, so che la trama non è originalissima, già rivista in decine di altri film, ma uno dei tanti scopi del cinema non è quello di far divertire ed emozionare? Questo film ci riesce in pieno: durata breve ma efficace, attori bravi e ottima azione. Accanto ad “Attacco al potere 2” è uno dei migliori action movie degli ultimi anni. Sotto certi aspetti mi ha anche ricordato “Banlieue 13”.
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Buon film d’azione francese, drammaticamente attuale con il rischio attentati a Parigi (e con il recente attacco a Barcellona).
Bello l’inizio, soprattutto per un pubblico maschile, dove una ragazza nuda (in Francia però sono più permissivi che a Bologna :-)) scende la scalinata della Basilica del Sacre Coeur favorendo un borseggiatore, Michael Mason (Richard Mason del Trono di Spade). Una donna, Zoe (Charlotte Le Bon) sta preparando un attentato senza vittime in un ufficio; un agente della Cia, Sean Briar (Idris Elba), è di servizio a Parigi. Le loro strade si incroceranno dopo un attentato.
Ottimo ritmo con qualche colpo di scena, peccato solo per il sottotitolo italiano che rischia di svelare un pò troppo. La situazione fa pensare all’attualità; per il rischio di attentati, per la “facilità” di accusare estremisti islamici (ottimo capro espiatorio in ogni situazione), la possibile esplosione di disordini sollecitati da qualche esagitato on line (basta poco per far esplodere il malcontento della gente).
Idris Elba interpreta il suo solito personaggio, un pò ombroso e solitario (Come nel recente La torre nera o nella serie tv Luther); nel resto del cast da citare Kelly Reilly nei panni di Karen, agente della Cia.
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Un ladruncolo americano che vive a Parigi (Richard Madden) campa facendo il borseggiatore. Ad un tratto, gli capita una di rubare una borsa, contenente una bomba, lasciata da una ragazza che a quanto pare collabora con un gruppo politico terroristico. Il ragazzo abbandona la refurtiva pochissimi secondi prima dell’esplosione. E’ un disastro, e ci sono diversi morti. Dovrà intervenire la CIA, con uno dei suoi migliori uomini (Idris Elba) per catturare il colpevole prima, e far poi chiarezza su una situazione sempre più forzatamente intricata dopo. Un film che ha senso solo per la spettacolare presenza scenica e recitativa del bravo Elba, che però ha una trama decisamente vista e rivista e che fa quasi venire a tratti il sospetto che l’abbia scritta qualcuno dalle parti di Arcore. Scherzi a parte, per 90 minuti può anche andare, con qualche nome un po’ più importante a sostegno di Elba magari ci scappava anche il 6, perché la componente action se non altro è sempre ad alti livelli e generalmente ben girata.
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